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29. 04. 2024 09:39

Galleria Vittorio Emanuele II vandalizzata, street artist contro i writer: «Ignoranti, imparate che cos’è il bello e rispettate l’arte»

Le parole di Save The Wall e aleXsandro Palombo in esclusiva ai nostri microfoni 

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La Galleria Vittorio Emanuele II vandalizzata in pieno centro a Milano ha scosso il mondo degli street artists, che si sono uniti contro i writers. Da chi li reputa degli ignoranti a chi ne chiede, come punizione esemplare, una formazione verso la storia, il bello e il rispetto per l’arte. Abbiamo intervistato SaveTheWall e aleXsandro Palombo, due tra gli street artist più importanti della città. I quali, in esclusiva a Mi-Tomorrow, non hanno usato mezze misure.

Galleria Vittorio Emanuele II vandalizzata, SaveTheWall: «Ignoranti, anacronistici e imbecilli».

Pier Paolo Peretta, in arte SavetheWall, apostrofa così l’accaduto: «Ritengo anacronistico un gesto di questo tipo – le sue parole – e aggiungo questo aggettivo a tutti quelli già usati, come imbecilli e ignoranti. Perché anacronistico? Perché se guardiamo l’opera realizzata, non è di certo un’evoluzione della street art, anzi. Linee superate e archiviate, cose che venivano eseguite negli anni ’60 e ’70».

Mr. Savethewall
Mr. Savethewall

Writer ignoranti, ma hanno vinto loro

Prosegue SaveTheWall: «La street art oggi si esprime nelle gallerie d’arte, nelle collaborazioni con le imprese. Fare quanto fatto da questi tre writers vuol dire non vivere il proprio tempo e ignorare dove si è arrivati; sono ignoranti proprio per questo motivo, ma dall’altra parte i giornali e i media li fanno diventare star. Il loro operato è su tutte le prime pagine dei siti d’informazione, da questo punto di vista hanno vinto loro».

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Opera mediocre, da censurare: ecco la soluzione punitiva

Rincara la dose SaveTheWall: «Hanno eseguito una cosa schifosa in una posizione pericolosa; se avessero fatto qualcosa di bello sarebbe stato giustificato tutto questo? Direi di no. E il significato della scritta, qual è? Un gesto inqualificabile al pari di quello degli eco ambientalisti che imbrattano le opere d’arte e il cavallo di Vittorio Emanuele II. Ma perlomeno questi ultimi hanno un obiettivo, far parlare di sé e del movimento per l’ambiente; questi, invece, hanno agito senza logica, artisticamente è tutto senza una valenza». Ora quale può essere la punizione? «Per prima cosa non voglio sapere di loro fino a quando non saranno fermati; e poi li obbligherei ad imparare che cos’è il bello, li porterei nei musei, per le piazze e per le strade ad imparare che cos’è stata e cosa rappresenta la Galleria di Milano, chi l’ha costruita; quanto c’è voluto, perché Milano è orgogliosa di averla, in quanto è stata ritirata su, visto che fu bombardata con la Seconda Guerra Mondiale. Non li metterei agli arresti, sono ignoranti e tali rimarrebbero; se fossi il Sindaco Beppe Sala gli farei della formazione al bello, sarebbe d’esempio anche per tutti gli altri».

murale di Berlusconi
murale di Berlusconi (poi rimosso) ad opera di aleXsandro Palombo

Milano, una città vandalizzata: parola di aleXsandro Palombo

Qual è il giudizio di AleXsandro Palombo artista sull’operato dei tre vandali alla Galleria Vittorio Emanuele II? «Milano è una città vandalizzata, questo trend non parte dalla strada ma da una cattiva gestione della città e dagli esempi pessimi dati da una cattiva politica che ha fatto da trampolino di lancio a tutto questo. Questi giovani sono solo degli ottimi discepoli di chi non ha saputo educare, contenere ne dare degli indirizzi e delle risposte sociali e ha permesso che in tutti questi anni la città finisse nell’abisso del degrado culturale. Gli esempi sono importanti e quando si fanno passare continuamente messaggi sbagliati si arriva a tutto questo. Basti pensare alle mie opere sociali rimosse, queste opere hanno una funzione educativa verso il bello e sono tutte realizzate per non deturpare i luoghi pubblici, proprio per contrastare questa marea di degrado prodotta dalle tag. È chiaro che c’è una responsabilità politica, quando l’opera dei Simpson in memoria dell’olocausto realizzata vicino al Memoriale della Shoah è stata vandalizzata nessun esponente di Palazzo Marino ha detto qualcosa, nonostante se ne siano occupati tutti i media del mondo e ancora oggi si chiedano come mai il Comune di Milano censura e fa rimuovere le opere di Palombo… fatevi qualche domanda in più».

Una città in mano ai criminali

E il suo giudizio da cittadino milanese, invece, su quanto accaduto alla Galleria Vittorio Emanuele II? «35 anni fa io mi spostavo a Milano a qualsiasi ora della notte e non accadeva nulla, si il delinquente c’è sempre stato ma la città non era in mano ai criminali, oggi si, e non è una percezione come continuano a dire, quello che è accaduto alla Galleria Vittorio Emanuele è la risposta, il prossimo cosa sarà il sagrato del Duomo di Milano?».

Che punizione bisognerebbe infliggere a queste persone? «La mia indole è più indirizzata all’educare, a riflettere esattamente come la mia arte, le punizioni possono essere un deterrente ma non la soluzione a tutti i mali è inutile negarcelo; se ci sono le più dure punizioni e poi l’esempio di chi governa resta lo stesso non abbiamo risolto nulla. Bisogna impegnarsi a dare risposte forti, concrete e costruttive contro il degrado, è da li che bisogna iniziare perché il degrado chiama degrado ed erode la cultura».

Cosa consiglia al Sindaco Beppe Sala? «Dovrei far arrivare il mio consiglio tramite l’e-mail di Chiara Ferragni perché pare che le mie non le riceva».

Il ministro della cultura reclama pene severe

Sulla questione è intervenuto anche il Ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, il quale ha riferito: «Il danneggiamento al frontone della Galleria Vittorio Emanuele II a Milano con vernice spray è un atto gravissimo che va punito con pene esemplari».

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