Oggi, venerdì 29 dicembre, il movimento ambientalista Ultima Generazione ha attirato l’attenzione pubblica a Milano con un atto di protesta piuttosto eclatante. Gli attivisti hanno imbrattato l’albero di Natale sponsorizzato da Gucci nella storica Galleria Vittorio Emanuele II, suscitando reazioni contrastanti tra i cittadini e i visitatori.
Un simbolo del lusso diventa bersaglio di Ultima Generazione
L’albero, un tradizionale punto di attrazione durante le festività natalizie, sponsorizzato dalla nota casa di moda Gucci, è stato trasformato in un simbolo di protesta. Gli attivisti di Ultima Generazione hanno coperto l’albero con vernice e striscioni, proclamando il loro messaggio contro il consumo eccessivo e l’impattamento ambientale dell’industria della moda.
IMBRATTATO L’ALBERO DI NATALE DI GUCCI 📽️#UltimaGenerazione in azione: imbrattato l’albero di Natale di Gucci in Galleria Vittorio Emanuele. «Lo facciamo perché l’1% più ricco ci sta condannando ad un futuro infernale…»
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— Mi-Tomorrow (@MiTomorrow) December 29, 2023
Reazioni immediate e miste
La scelta di un simbolo natalizio così iconico e la location prestigiosa hanno garantito immediata visibilità all’azione. Mentre alcuni passanti esprimevano comprensione verso il messaggio ambientalista, altri si mostravano indignati per il danno a un simbolo di gioia e tradizione natalizia. E alla domanda sul perché facciano tutto questo, i ragazzi hanno risposto: «Lo facciamo perché l’1% più ricco ci sta condannando ad un futuro infernale…».
Il messaggio degli attivisti
Secondo i membri di Ultima Generazione, l’obiettivo dell’azione era di attirare l’attenzione sull’impatto ambientale dell’industria della moda e sul consumismo sfrenato, in particolare durante il periodo natalizio. Hanno scelto l’albero sponsorizzato da Gucci per simboleggiare il loro messaggio, considerando la Galleria Vittorio Emanuele II un epicentro del lusso e del consumo.
Risposta delle autorità e di Gucci
Le autorità locali sono intervenute rapidamente per valutare i danni e avviare le procedure di pulizia. Gucci, dal canto suo, non ha espresso disappunto per l’accaduto in modo ufficiale, ma è chiaro che tale atteggiamento non passerà probabilmente inosservato in azienda.
Un dibattito aperto
Questo episodio riapre il dibattito sulle forme di protesta ambientalista e sul ruolo delle grandi aziende nella sostenibilità. Mentre la pulizia e il ripristino dell’albero procedono, la discussione sull’equilibrio tra attivismo e rispetto per i beni pubblici e simboli culturali continua a infiammare l’opinione pubblica milanese e non solo. Solo sei giorni fa l’ultima rimostranza di Ultima Generazione, che aveva fatto irruzione alla Rinascente di Duomo lanciando coriandoli e volantini bloccando lo shopping natalizio.