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28. 04. 2024 09:25

All’ASR il derby della Madonnina. Battuto per un punto il CUS

E' stato un grido liberatorio quello con il quale i biancorossi hanno accolto il fischio finale

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E’ stato un grido liberatorio quello con il quale i biancorossi hanno accolto il fischio finale dell’arbitro che congelando il risultato di 24 a 23 ha assegnato loro l’atteso derby con il Cus Milano dopo aver giocato una partita incerta fino all’ultimo minuto di gioco in cui entrambe le squadre hanno continuato ad inseguirsi sul campo e nel risultato, senza mai concedersi un attimo di tregua.

Rugby, la cronaca

Dopo lo stordimento iniziale causato ai biancorossi da due mete cussine nei primi minuti di gioco, i padroni di casa sono riusciti a riprendersi pareggiando il risultato che al 17° minuto di gioco era 14 pari.Il resto della partita è stato un continuo inseguirsi nel punteggio, con 30 giocatori ben consapevoli di giocarsi il derby di Milano davanti ad un pubblico incredibile, accorso a sostenerli nonostante gli impegni natalizi, creando una marea umana a bordo campo.La differenza l’hanno fatta alcuni singoli giocatori, come Francesco Bossola, l’estremo biancorosso, mai domo durante 80 minuti di gioco e che con una corsa rocambolesca nel secondo tempo per fermare il cussino autore di un intercetto ha praticamente salvato la partita, insignito del titolo di man of the match.

Ph. @arlinosenzacca
Ph. @arlinosenzacca

«Francesco,sorcio per tutti noi, – ci dice Luca Varriale, head coach biancorosso intercettato a fine partita –  è un ragazzo talentuoso. Quando sono arrivato era un giocatore diverso; sono molto felice della sua crescita, una crescita che è del gruppo perché anche grazie ai suoi compagni e allo staff sta capendo cosa vuol dire uomo squadra».

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E sulla partita: «Avevamo  come obiettivo quello di imporre il nostro stile di gioco riconoscibile. Uno stile recuperato dopo lo shock dei primi minuti di gioco (ndr in cui i verdeblu partiti a mille sul sintetico del Curioni, hanno realizzato due mete, portando subito il risultato a 0 a 14.). Non eravamo riconoscibili, dovevamo fare A, abbiamo fatto Z e loro ne hanno approfittato. Poi tutti insieme ne siamo usciti, con orgoglio e presa di responsabilità. Questo fa parte del processo che stiamo allenando».

Altro tono quello delle parole di Ivano Bonacina, neo head coach dei Cussini, che a bordo campo a fine partita faticava a mascherare la delusione: «Non so che pensare, sono in conflitto perché è stata una buona partita perchè l’abbiamo gestita come volevamo. Alcuni episodi da una parte e dall’altra hanno condizionato il risultato, come la nostra imprecisione al piede che ci ha penalizzato (ndr, tre i calci sbagliati) e il non aver saputo gestire un vantaggio di 14 punti. Certo c’è del rammarico per aver perso di un punto in casa biancorossa. Però ci sta. E’ un derby».Nel CUS c’erano anche due assenze di titolari importanti, il numero 9 per infortunio e il numero 10 perché convocato dalla Nazionale Under 20, ulteriore premessa, oltre al risultato, per un derby di fuoco al ritorno, in programma questa volta al Giuriati, da sempre la casa del rugby milanese e campo del CUS, domenica 21 aprile, alle 15.30.Nota di colore: il derby del pubblico va alla tifoseria verdeblu, che per 80 minuti non ha mai smesso di incitare la squadra, applaudita con calore anche dopo il fischio finale.

In attesa della ripresa del campionato domenica 14 gennaio, l’ASR Milano con 32 punti (e terza nella classifica generale del Girone 1) domina la classifica delle 4 squadre che militano nel campionato di serie A maschile, seguita da Parabiago con 25 punti e Cus Milano con 24. Più distante la neopromossa Amatori Union che con soli 6 dovrà ora lottare per la salvezza.

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