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27. 04. 2024 22:11

AS Rugby Milano, l’head coach è Luca Varriale: «Gioventù e meritocrazia»

Ecco le parole chiave del nuovo corso: «Ci divertiamo e siamo sereni: c’è grande coinvolgimento, ad ogni livello»

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Quattro partite, quattro vittorie. L’ultima fuori casa con un po’ più sofferta grazie ad un avversario, il Rugby Monferrato, che li ha messi sotto pressione nel primo tempo. «Siamo usciti vittoriosi con un po’ di rammarico per un punto di bonus perso, ma molto felici di questa vittoria e questo primo ciclo». A parlare è Luca Varriale, nuovo head coach dell’AS Rugby Milano.

As Rugby Milano, intervista a Luca Varriale

Lei è arrivato lo scorso anno in ASR. E ora è già head coach…
«Ho iniziato a lavorare in campo e ho trovato subito confidenza con i ragazzi. Ora andiamo molto bene, ci divertiamo. E siamo sereni. In più non lavoro solo: ho uno staff eccezionale che mi segue e aiuta».

La squadra è molto giovane, peraltro puntate molto sulle giovanili.
«Lavorare bene su di loro crea una mentalità di club e quando arrivano in prima squadra è tutto più facile. Abbiamo due squadre con la diciotto e tre con la sedici, abbiamo fatto esordire già ragazzi del 2003, 2004 e 2005. Decisamente una squadra molto giovane».

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Come sceglie la rosa per la domenica?
«In base al lavoro che fanno durante la settimana: c’è molta competizione per prendere il ruolo. La chiave è la meritocrazia, ma la cosa bella è che i veterani stanno insegnando ai giovani che, a loro volta, restituiscono tanta energia. E mettono in difficoltà noi dello staff perché il messaggio che mandano è chiaro: “Metteteci alla prova”».

L’azzurro Simone Ferrari era al campo domenica scorsa…
«Sì, è venuto a trovarci e ci ha consegnato la maglia con cui ha giocato ai Mondiali di Francia appena conclusi. È un ex biancorosso e ha voluto farci questo regalo».

A proposito di spirito di appartenenza, a che punto siamo?
«Stiamo lavorando bene anche sotto questo aspetto. Non è solo responsabilità dei giocatori “anziani”: stiamo coinvolgendo i Bislunghi, gli Old biancorossi, oltre ad affiancare ai bambini del minirugby le squadre maggiori, organizzando feste che coinvolgono tutto il club».

Come procede la partnership con il Treviso?
«Siamo soddisfatto, sia dal punto di vista dei giocatori, che per il lavoro di formazione dei tecnici. Presto ci sarà anche un evento organizzato con loro dedicato al minirugby».

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