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30. 04. 2024 17:13

Sold-out da primato: il derby di Milano promette spettacolo

Inzaghi e Pioli entrambi a punteggio pieno al primo derby di stagione: una gara che promette spettacolo, con vista sulla seconda stella

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Un derby di Milano con entrambe le squadre appaiate in vetta alla classifica di Serie A non si era mai visto nei 237 precedenti, ed è forse questo a rendere ancora più avvincente una sfida che arriva solo alla quarta giornata di campionato. Nessun verdetto, in un senso o nell’altro, sarà ovviamente decisivo, ma tentare di sopraffare i “cugini” ha il suo perché anche al 16 settembre in una cornice che registrerà nuovamente il tutto esaurito.

Derby di Milano, l’Inter non cambia

di Mattia Todisco e Giovanni D’Avino

L’Inter che scenderà in campo domani al Meazza sarà probabilmente la stessa vista nelle prime tre giornate di campionato, finite con altrettante vittorie e senza gol subiti. Due soli volti nuovi presi dal mercato estivo, quindi: Sommer in porta e Thuram in attacco, quest’ultimo strappato nella sessione trasferimenti proprio ai rivali cittadini con un blitz di fine giugno. Per il resto affidamento quasi totale ai giocatori che hanno affrontato la passata stagione e ancora panchina (almeno inizialmente) per Davide Frattesi, che pure ha dimostrato in nazionale di essere in un ottimo stato di forma.

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Il giocatore aveva già dimostrato di voler cominciare a mille la sua avventura nerazzurra nel pre-campionato, ma la scelta di Inzaghi è generale, non fissata sul singolo. Si riparte dalle certezze, da chi conosce lo spartito a menadito, concetto che per molti vale non solo grazie all’anno passato ma anche a quello prima, visto che l’allenatore è al suo terzo campionato di fila.

Resterà fuori dal 1′ anche Arnautovic, che come l’azzurro ha siglato una doppietta nell’ultima gara della sua rappresentativa. Inzaghi dovrà fare valutazioni anche sui possibii subentranti. Sanchez ha giocato 90′ in Cile-Colombia ma non ne aveva disputato alcuno dal momento dello svincolo dall’Olympique Marsiglia. Della stessa gara non ha fatto parte Cuadrado, che ha accusato un problema contro il Venezuela e non è stato impiegato con i cileni. Gli altri, molti, scalpitano. Da Pavard a Carlos Augusto, verranno sicuramente considerati maggiormente in virtù di un calendario nel quale d’ora in poi bisognerà confrontarsi con la Champions League e a settembre anche con un turno infrasettimanale.

Derby di Milano, le conferme di Pioli

Il Milan, dall’altra parte, arriva allo stesso modo in un ottimo stato di forma, con otto gol realizzati in 270 minuti (miglior attacco proprio insieme ai nerazzurri) e sole due reti subite. I dieci acquisti portati a termine dalla coppia Moncada-Furlani nell’estate degli addii di Ibrahimovic, Maldini e Tonali hanno dato profondità alla rosa e imbarazzo della scelta a Pioli, ed alcuni di essi (Reijnders, Loftus-Cheek e Pulisic) sono già imprescindibili per lo scacchiere tattico del tecnico emiliano.

Proprio per questo, l’allenatore rossonero continuerà nel solco tracciato nei primi impegni ufficiali, confermando la formazione vista contro Bologna, Torino e Roma, eccezion fatta per un cambio (obbligato) in difesa. Contro i giallorossi di Mourinho, infatti, Fikayo Tomori ha rimediato un cartellino rosso che lo terrà fuori dal big match di San Siro. Suo sostituto naturale avrebbe dovuto essere Pierre Kalulu, ma il giovane francese ha accusato un problema muscolare durante un allenamento a Milanello e quindi non sarà della partita, lasciando spazio all’esperto Simon Kjaer nel pacchetto arretrato davanti a Maignan, insieme a Calabria, Thiaw e Theo Hernandez. Tutto confermato, invece, nei terzetti di centrocampo (Reijnders-Krunic-Loftus Cheek) e attacco (Pulisic-Giroud-Leao). Pronti a dar manforte a gara in corso i vari Musah, Chukwueze, Okafor e Jovic.

Derby di Milano, le probabili formazioni

Inter (3-5-2): Sommer; Darmian, De Vrij, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Thuram, Martinez. All. Inzaghi.

Milan (4-3-3): Maignan; Calabria, Kjaer, Thiaw, Hernandez; Loftus-Cheek, Krunic, Reijnders; Pulisic, Giroud, Leao. All. Pioli.

Derby di Milano, le info

Domani alle 18.00
Stadio “Meazza”
Via Piccolomini, 5
Sold-out
In diretta e in streaming su DAZN

Derby di Milano, è Toro scatenato

Mattia Todisco

Lautaro Martinez
Lautaro Martinez

I numeri parlano da sé. Otto gol in quattordici partite. Nove vittorie di squadra, due pari e tre sconfitte. Se Lautaro Martinez vede il Diavolo, da buon “Toro”, si concentra sul rosso che differenzia i rivali cittadini dall’Inter e si scatena. Un indemoniato, fin da subito.

Da quando non era ancora quel che poi è diventato, il capitano e il leader della squadra. Al secondo incrocio, nella prima stagione, assist a Vecino e gol decisivo su rigore. Il buongiorno che si vede dal mattino, un avvio che è stato l’annuncio di un clamoroso climax. Perché in seguito l’argentino ha segnato al Milan in quattro diverse competizioni: campionato, Champions League, Coppa Italia, Supercoppa Italiana. Unico neo? Un rigore sbagliato, nell’anno dell’ultimo scudetto rossonero, durante il confronto diretto all’andata. A lungo andare sarebbe potuto valere il tricolore in volata.

L’obiettivo di Martinez sarà ancora quello di essere la bestia nera degli avversari, ora che si affaccerà alla stracittadina con un nuovo compagno di squadra rispetto a quelli passati. Ha fatto faville con Icardi, Lukaku, Dzeko, persino con il discusso Correa (segnò una doppietta in semifinale di Coppa Italia sfruttando un assist del connazionale). Ora ci riproverà con Thuram, a cui ha fatto da chioccia nel mondo Inter raccogliendo a pieno titolo l’eredità di capitano che Handanovic gli ha lasciato. Lo scorso anno, quando lo sloveno ha perso il posto da titolare e Skriniar ha fatto capire di non voler restare a Milano, è stata una responsabilità divisa tra lui e chi altro aveva un numero di presenze tali da giustificare la fascia al braccio. Stavolta si è partiti con una gerarchia precisa sperando che Martinez segua le orme di Zanetti, più che dello slovacco o di Lukaku. MT

Derby di Milano, Leao da R. 17 a Rafa 10

Fabrizio Villa

Leao
Leao

Sarà un derby dai contenuti importanti, perché se è vero che arriva piuttosto presto, è altrettanto vero che si affrontano le due squadre che hanno fatto meglio in queste primissime giornate. Non peserà più di tanto sulla classifica, ma influirà sulla psiche e indirizzerà la ripartenza, che per il Milan significa scontri diretti a ripetizione in campionato e sfide tostissime nel girone di Champions League. Tra i principali protagonisti sul campo sicuramente ci sarà Rafael Leao.

Dopo che l’infortunio muscolare l’ha di fatto tenuto fuori dalla semifinale europea della passata stagione, arriva a questa stracittadina con la fiducia di chi si vuol affermare come leader. Per lui è stata l’estate del rinnovo e del personal rebranding perchè ha abbandonato la maglia numero 17 per appropriarsi della 10, con tanto di aggiornamento anche del nome, da R. Leao a Rafa Leao. Scelte che possono apparire banali, ma certificano un cambio a livello d’immagine, che si traduce spesso anche in un aumento di responsabilità sul terreno di gioco e in spogliatoio.

Per l’esterno portoghese sarà la quattordicesima sfida con l’Inter in tutte le competizioni. Rientra come tanti dalle rispettive nazionali, dopo due gare nelle quali ha saputo confermare la propria crescita, sia in termini tecnici che di considerazione. L’ultimo derby vinto dai rossoneri porta una sua doppia firma tra i marcatori e parliamo di poco più di un anno fa. In seguito quattro pesanti sconfitte che hanno segnato l’annata 2022/23. Invertire la rotta prima a livello prestazionale e poi di risultato, è una necessità che tutto l’ambiente percepisce. Per tutto questo serve certamente il miglior Rafa. È il momento del salto, da ottimo giocatore a campione.

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