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08. 05. 2024 21:32

Euroderby, atto I: Milano, a te gli occhi. San Siro si prepara ai primi 90 minuti di 180 senza respiro

E martedì 16 saremo in distribuzione anche con un nuovo Mi-Tomorrow Pocket a 32 pagine che celebra la storia della stracittadina più amata di tutte

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Il giorno è arrivato. Milano si gode le due sponde del Naviglio, quella rossonera e quella nerazzurra, giocarsi l’accesso all’atto finale della competizione più importante: la Champions League. Proprio come vent’anni fa, sarà doppia sfida a San Siro. Proprio come vent’anni fa, sarà Milan-Inter e Inter-Milan. I padroni di casa arrivano al match d’andata rinfrancati dalla prestazione (e vittoria) contro la Lazio, ma con l’amaro in bocca per l’infortunio, non grave, del giocatore probabilmente con maggior talento in rosa: Rafael Leao.


Difficile, se non impossibile, un suo recupero lampo per partire dal 1’ contro i cugini: lo stato di forma e l’imprevedibilità portano alla scelta di Saelemaekers. Il belga in stagione ha segnato finora solo gol pesanti (o di pregevole fattura): Salisburgo e Dinamo Zagabria in Champions, Napoli e Roma in campionato. Dinanzi a Maignan tocca alla coppia titolare Kjaer-Tomori, a centrocampo non si tocca il trio Tonali-Krunic-Bennacer, sinonimo di equilibrio ritrovato.

L’Inter seguirà il pensiero recente di Inzaghi: ricambi graduali tra una partita e l’altra, coppie d’attacco che si alternano in blocco. Fuori Lukaku-Correa, protagonisti dal 1′ all’Olimpico. Dentro Dzeko-Martinez, con “Big Rom” prima alternativa pronta a subentrare in corsa. A centrocampo il grande dubbio sul regista, Brozovic o Calhanoglu: dovrebbe spuntarla il giocatore turco, affiancato da Barella e Mkhitaryan, con Dumfries e Dimarco sui lati. La difesa dovrebbe essere la stessa vista all’Olimpico. Assenti Skriniar e Gosens per infortunio, il tedesco spera di farcela per il ritorno.

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I nerazzurri vengono da cinque vittorie consecutive tra campionato e Coppa Italia, hanno raggiunto la finale del torneo della coccarda e raddrizzato una classifica di A che oggi vede la squadra quarta, in piena zona Champions ma ancora ben lungi dall’avere certezza di qualificarsi il prossimo anno al massimo torneo europeo. Il derby impone un pensiero canalizzato sulla stracittadina di stasera, un’occasione che può non ricapitare nella carriera di un calciatore.

Euroderby, i personaggi: corri Theo, corri

Pochi giocatori in questo Milan sentono il derby più di Theo Hernandez. O perlomeno lo fanno trasparire tanto quanto il francese. L’espulsione dello scorso anno, la festa scudetto ed i cori poco ortodossi nei confronti dell’Inter, la tensione con Calhanoglu e la diatriba con Dumfries nell’andata di campionato lo scorso settembre: i ricordi non mancano. Iconica l’intervista rilasciata a Sky Sport dopo la vittoria dello scudetto: “La gente parlava, diceva che l’Inter era favorita. Ora voglio vedere cosa dicono. Chi ha vinto il titolo? Noi”.

Theo Hernandez

Se non è rivalità questa. È lui il volto della vittoria rossonera contro la Lazio, percorrendo più di 70 metri palla al piede, toccandola per 8 volte in circa 12 secondi, prima di scaraventarla alle spalle di Provedel. La sua è un’annata che si può dividere in tre momenti: pre-Mondiale, immediato post-Mondiale fino alla stracittadina di febbraio ed infine la successiva ripartenza. Non è un mistero che la finale persa in Qatar contro l’Argentina di Lautaro Martinez abbia lasciato le sue scorie.

“Dopo il Mondiale non sono stato bene mentalmente” ammetteva dopo la vittoria contro il Torino di tre mesi fa. Ora, nel momento più importante, sembra essere al top della forma. Sulle orme di Maldini a caccia di Istanbul, là dove Paolo ebbe una delle sue più grandi delusioni. Riportare il Milan sul tetto d’Europa, attraverso una rivincita personale contro il Toro nerazzurro e una rivincita “delegata” dal suo mentore in Turchia: gli obiettivi di turbo Theo sono chiari.

Euroderby, i personaggi: Calha scorza?

Non può che essere il grande ex il protagonista più atteso di Milan-Inter, in casa nerazzurra e non solo. Si gioca la maglia da titolare in regia con Brozovic, molto probabilmente giocherà lo stesso (al posto di Mkhitaryan) anche nel caso in cui il croato dovesse spuntarla per guidare la mediana. Lo aspetta un clima infuocato. La scelta di sposare la causa interista dopo aver rifiutato il rinnovo di contratto con il Diavolo due estati fa è stata accolta con grande fastidio dalla sponda rossonera.

calhanoglu
Calhanoglu

In più Calhanoglu ha esultato polemicamente dopo aver segnato un rigore nella sua prima da ex e ha rincarato la dose con un’intervista post-partita piena di veleno una volta conquistata la Supercoppa ai danni del Milan. In realtà il distacco sembra aver fatto bene ad ambo le parti in causa. La sua vecchia squadra è andata avanti trovando risposte in altri giocatori e vincendo il campionato, Calhanoglu ha disputato una buonissima stagione da mezzala e quest’anno si è scoperto regista coi fiocchi sostituendo l’infortunato Brozovic, risultando determinante soprattutto in Champions League (prova straordinaria in entrambe le sfide col Barcellona).

Se l’Inter centrerà la qualificazione in Coppa per il prossimo anno, evento di cui non si ha ancora certezza, è certo il prolungamento con adeguamento contrattuale con l’Inter, la cui dirigenza vuole evitare di arrivare a scadenza con grattacapi da risolvere. L’accordo scade infatti nel giugno 2024 e il caso Skriniar, in procinto di passare a parametro zero al Paris Saint-Germain, è troppo fresco per non generare pruriti.

Euroderby, le incognite: Leao e Lukaku

Chi si sarebbe mai aspettato di nominare Rafael Leao come incognita per una sfida così importante? In pochi, probabilmente. Ma il destino avverso ha colpito il portoghese che, dopo soli dieci minuti, ha dovuto lasciare il campo contro la Lazio. Tutto d’un tratto, l’elongazione del muscolo lungo adduttore della coscia destra è diventata una tematica nella quale i tifosi rossoneri si sono specializzati. Per il numero 17 si tratta del quarto infortunio di tipo muscolare da quando è in Italia, ma è il primo da quando è diventato davvero fondamentale per questo Milan.

Dall’inizio del 2022 ad oggi non si era mai fermato: 22 gol e 22 assist in 67 presenze. Numeri da top player della propria squadra. In generale, da quando veste rossonero non ha mai saltato un derby: 12 apparizioni con 3 vittorie, 2 pareggi e 7 sconfitte, realizzando 2 gol e fornendo 2 assist. Ora subentrano i dubbi: tribuna, panchina o in campo dal 1’? Preservarlo o rischiarlo? Sta a Pioli ed al suo staff medico decidere.

Milan Leao euroderby

 

La scelta di Inzaghi nelle ultime partite è stata quella di alternare le coppie d’attacco del suo 3-5-2 in blocco, il che significa che nell’Euroderby non sarà titolare Lukaku. Il belga fa parte del “blocco” con Correa, assieme al quale è stato utilizzato negli ultimi weekend per poi lasciare spazio nei turni infrasettimanali (gara di campionato col Verona compresa, ma anche in Champions e Coppa Italia) a Dzeko e Martinez.

L’argentino sta segnando con impressionante regolarità dopo un periodo di crisi realizzativa, il bosniaco non timbrava dalla Supercoppa Italiana del 18 gennaio finché al Bentegodi non ha realizzato una doppietta. La decisione di lasciare fuori Lukaku dal 1′ è comunque un rischio, perché “Big Rom” in forma può spostare gli equilibri e storicamente sa farlo meglio da titolare che non da subentrato, anche se contro Juventus e Benfica ha recentemente calciato altrettanti rigori dall’enorme peso specifico proprio alzandosi dalla panchina. MT

Euroderby, i due numeri

9
È il numero complessivo delle sfide tra Milan e Inter nelle ultime due stagioni che tiene conto sia dell’andata che del ritorno della semifinale di Champions League: mai le due milanesi si erano sfidate così tante volte in due annate consecutive. Quattro le competizioni che sono state la cornice del derby della Madonnina in questo arco di tempo: Serie A, Coppa Italia, Supercoppa Italiana e la già citata Champions League. Il bilancio finora: 2 vittorie rossonere, 3 pareggi e 3 successi nerazzurri.

5
L’ultima Inter capace di vivere un ciclo vincente era di animo straniero tanto quanto questa ha cuore italiano. Se le impressioni della vigilia saranno confermate, quasi metà formazione sarà azzurra: Darmian, Acerbi, Bastoni (quindi tutto il terzetto difensivo), più Acerbi e Dimarco. Tanti anche gli italiani che compongono le seconde linee, Cordaz tra i portieri, D’Ambrosio tra i difensori, Gagliardini e Bellanova a centrocampo. L’allenatore stesso è un piacentino, nel solco dei condottieri come Conte, Trapattoni o Bersellini.

Euroderby, le probabili formazioni

MILAN (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Kjaer, Tomori, Theo Hernandez; Tonali, Krunic; Brahim Diaz, Bennacer, Saelemaekers; Giroud. All. Pioli
INTER (3-5-2): Onana; Darmian, Acerbi, Bastoni, Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Dzeko, Martinez. All. Inzaghi

Daniele Minini e Mattia Todisco

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