Nel 2008, Giacobbe Fragomeni divenne campione del mondo WBC, diventando una leggenda sportiva a Milano. Quindici anni dopo, Giacobbe sarà di nuovo al PalaLido (ora Allianz Cloud) in qualità di organizzatore e allenatore dei suoi giovani talenti: il Fragomeni Fight Club ha stretto un’importante alleanza con l’audace promoter TAF (The Art of Fighting) e si sta preparando per uno spettacolo emozionante, il 15 dicembre.
Le parole di Giacobbe Fragomeni
«Questo evento sarà indimenticabile – ha sottolineato Fragomeni – grazie alla qualità dei pugili e alla presenza di grandi nomi della musica e dello spettacolo». L’America è qui, e Guè, il fuoriclasse del microfono, si esibirà sul ring durante la serata, contribuendo alla realizzazione di uno spettacolo totalmente innovativo e imperdibile nel panorama italiano.
Giacobbe Fragomeni e TAF, dichiarazioni
Edoardo Germani, il creatore di TAF, punta in alto e dichiara i suoi obiettivi: «Dopo il trionfo dei nostri primi tre eventi, con una presenza di ben 4.000 appassionati all’arena di Monza per assistere all’Europeo di Alessio Lorusso, ho deciso di elevare ulteriormente il livello, per dare maggiore risalto ai nostri atleti e trasmettere i valori insiti nella pratica del pugilato al grande pubblico. Inoltre, come sempre, seguiranno la sfida in diretta su DAZN».
La serata di Giacobbe Fragomeni
Sul ring si sfideranno protagonisti di grande impatto, a partire dal beniamino milanese Christian Mazzon, che, dopo aver conquistato il titolo italiano dei pesi superwelter con uno dei match più emozionanti di sempre, lotterà per una cintura internazionale (WBC Mediterraneo), sfidando il temibile pugile romano Khalil El Harraz.
Oltre al campione Mazzon, sul ring si alzeranno anche gli imponenti gemelli nigeriani Samuel e Joshua Nmomah, pronti a sfidare rispettivamente Giovanni Rosset e Dario Morello, una vera celebrità dei social media. Ma non finisce qui, c’è strabiliante attesa anche per il derby tra il talentuoso giovane Francesco Paparo e l’esperto Andrea Sito, così come per il ritorno sui pesi massimi di Jonathan Kogasso e Alessio “Ciccio” Spahiu.
