Verranno considerate oggi dalla Fondazione Milano-Cortina le proposte riguardanti la pista di bob e slittino ai prossimi Giochi invernali del 2026. Entro gennaio, infatti, verrà fatta la scelta definitiva, a poco più di due anni dall’inizio della manifestazione. Sul tavolo del Comitato Organizzatore dovrebbero pervenire sia il disegno sullo sliding centre di Cesana Torinese, sia quello di Cortina d’Ampezzo.
Giochi 2026, la scelta sulla pista di bob
La valutazione che verrà eventualmente fatta oggi è stata definita “intermedia” da parte della Fondazione, ma i tempi stringono. Il rischio di vedere le gare al di fuori del territorio nazionale è concreta, anche perché altre federazioni si sono fatte avanti per una candidatura. Tre proposte sono arrivate dalla Germania, l’Austria ha messo sul tavolo l’ipotesi Inssbruck e la Svizzera può contare su St. Moritz, ma c’è una proposta anche da parte degli Stati Uniti che contare su Salt Lake City.
Sul giudizio finale potrebbe pesare in maniera importante la spinta del Comitato Olimpico Internazionale, che finora ha fatto intendere di prediligere una soluzione fuori dai confini nazionali in un centro già esistente e pienamente funzionante. A tifare per la soluzione italiana, oltre a una parte della politica italiana, sono invece soprattutto gli atleti azzurri, che vorrebbero avere un punto di riferimento non solo per Milano-Cortina 2026, ma anche per gli anni a venire.
Una leggenda come Armin Zoeggeler, oggi direttore tecnico dello slittino azzurro, una volta annunciata la possibilità di vedere le gare fuori dai confini nazionali, aveva parlato di «delusione e occasione persa. Un grande danno per l’Italia. Quali sono le prospettive per lo slittino italiano? Le medaglie noi le vogliamo, anche la federazione e anche il Coni. Tutti vogliamo le medaglie, ma non vogliamo una pista. È una follia. Sarà ancora più complicato avvicinare nuovi giovani a queste discipline, siamo obbligati ad andare all’estero e a testare il materiale all’estero».
