Il 25 febbraio è un giorno importante per i tifosi dell’Inter: in questa data, nel 1995, Massimo Moratti diventò ufficialmente presidente del club, dando inizio ad una lunga e gloriosa era nerazzurra, culminata con la conquista del Triplete nel 2010. Il figlio del grande Angelo è stato uno degli uomini simbolo di un periodo glorioso per tutto il nostro calcio, che dominava anche in Europa, grazie a mecenati e spese faraoniche.
Inter, la storia di Massimo Moratti
Massimo Moratti come detto ha iniziato ufficialmente la sua avventura da presidente dell’Inter il 25 febbraio 1995 per concluderla 18 anni più tardi, con una sola breve parentesi in cui pur rimanendo proprietario cedette il ruolo di numero uno a Giacinto Facchetti. Durante questo lasso di tempo, arrivarono sedici trofei: cinque campionati italiani, quattro Coppe Italia, quattro Supercoppe italiane, una UEFA Champions League, una Coppa UEFA e una Coppa del mondo per club FIFA.
Inter, il Triplete
L’anno migliore fu ovviamente il 2010, quando la squadra nerazzurra allenata da Mourinho vinse Coppa Italia, Scudetto e Champions League, interrompendo un lunghissimo digiuno nella massima competizione europea che durava dai tempi in cui il presidente era appunto suo padre Angelo, capostipite della Grande Inter laureatasi per due volte campione a livello continentale.
Inter, la fine dell’era Moratti
Il 15 ottobre 2013, l’International Sports Capital, società indirettamente posseduta dagli indonesiani Erick Thohir, Rosan Roeslani e Handy Soetedjo, diviene azionista di controllo del club mediante la partecipazione del 70% attraverso un aumento di capitale riservato. Proprio Thohir divenne il nuovo presidente al posto di Moratti, che uscì dal consiglio di amministrazione rimanendo però nell’organigramma societario come presidente onorario. Il 23 ottobre 2014 Moratti annunciò le sue dimissioni dalla carica mentre il 6 giugno 2016, con la cessione della maggioranza del club al gruppo cinese Suning Commerce Group, lasciò anche come azionista dopo 21 anni.
Inter, le parole di Moratti
Massimo Moratti è rimasto tifosissimo nerazzurro e continua a seguire e commenentare le gesta della squadra, capace di vince a gennaio la Supercoppa in finale contro il Milan. «Ha dominato il match e si è visto un grosso divario tra le due squadre in campo. Sia per quanto riguarda la qualità di gioco sia per entusiasmo e vivacità. Sicuramente il Milan è sceso in campo con meno forza. Non so se si tratti di una questione atletica o psicologica. Sicuramente tutto parte dalla testa, ma il Milan in questo momento è fuori forma, appare molto stanco. Ma credo abbia influito anche la sosta per i Mondiali».