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28. 04. 2024 19:19

Women’s Six Nations: le Azzurre combattono con onore con l’Inghilterra, ma perdono 0-48

Tra le infortunate l'Erinni del Cus Milano Giulia Cavina

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Partire dal finale che con la freddezza dei numeri racconta della prima partita del Women’s Six Nations persa dalle Azzurre in casa con le Inglesi 0 a 48 non solo sarebbe troppo banale, ma non renderebbe giustizia al gioco espresso davanti al pubblico di casa. E allora lasciamo parlare le espressioni dell’allenatore inglese John Mitchell e del capitano delle rose rosse Marlie Packer nella conferenza dopo partita: entrambi cupi, nonostante la vittoria e nonostante fosse il giorno del festeggiamento del 100° cap della Packer.

Women’s Six Nations, la prima partita fra Italia e Inghilterra

La spiegazione la possiamo lasciare alle parole di Manuela Furlan, già capitano azzurro, anche lei giunta ad indossare e superare i 100 caps: “Sicuramente Mitchell avrà un po’ di materiale da studiare vista la pressione subita nei primi 40 minuti, ma ciò non toglie che l’Inghilterra abbia saputo reagire da grande squadra quale è, nonostante l’inferiorità numerica per quasi tutta la partita. Alle nostre ragazze, invece, va dato atto di aver mostrato una grande personalità e di aver dato prova di un’ottima prestazione difensiva per quasi un’ora, restando sempre in partita”.

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Ecco spiegato bene anche ai detrattori che da più parti hanno criticato la sconfitta delle Azzurre (e che ricorda quanto subito dagli omologhi Azzurri che tanti rospi hanno dovuto ingoiare fino al risultato straordinario raggiunto nell’ultima edizione del 6Nazioni: 5° posto e Cuttitta Cup conquistata nonché 8° posto nel ranking mondiale) le parole del capitano azzurro Sofia Stefan: “Sono davvero soddisfatta delle ragazze e di come abbiamo letto la gara. Abbiamo fatto dei passi avanti, ma possiamo farne altri. Ringrazio il pubblico (3600 spettatori, ndr.) che ci ha sostenute fino all’ultimo istante e lo invito ad esserci sempre”.

Si sapeva che la partita sarebbe stata durissima, ma il conto presentato a fine gara al coach azzurro Giovanni Raineri è salatissimo: la perdita di Michela Sillari (Valsugana Rugby Padova, 83 caps) per tutta la restante edizione del Torneo dopo il crocodile roll subito da Sarah Beckett (costato alla trequarti del Valsugana l’uscita dal campo e alla numero 8 britannica l’espulsione, – “un brutto fallo che spesso ha segnato –  ha commentato a fine partita coach Raineri – le carriere di tanti giocatori e che per questo auspico che World Rugby finalmente prenda una posizione ufficiale” – e di Giulia Cavina (Cus Milano Rugby – 5 caps)  sostituita al 23’ del secondo tempo a seguito di una lussazione del polso destro che ha poi rivelato una lesione del legamento scafo-lunato e dello scafoide che necessita di intervento chirurgico. Perdite che vanno a sommarsi a quelle di Nicole Mastrangelo (Unione Rugby Capitolina, 1 cap) ed Elisa Giordano (Valsugana Rugby Padova, 65 caps) entrambe infortunatesi in allenamento.

Queste le premesse al secondo incontro del W6N che vedrà l’Italia volare a Dublino per giocare con l’Irlanda domenica 31 marzo (diretta televisiva alle 16.00 su Sky Sport). Ma come ha detto coach Raineri “Siamo vogliosi di riscatto”.

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