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29. 04. 2024 07:35

Isabella Locatelli e Maxime Mbandà da Milano a Colorno (Parma) per continuare a giocare a rugby ai massimi livelli

Entrambi partiti da Milano Locatelli e Mbandà sono atleti entusiasti del Rugby Colorno

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Con 42 Caps, classe 1994, oggi terza linea delle Furie rosse, lei è Isabella Locatelli.  Con 29 Caps, classe 1994, oggi terza linea biancorossa, lui è Maxime Mbandà. Due atleti del rugby azzurro entrambi cresciuti nella cantera del rugby milanese. Terza linea dell’Italdonne, ma all’occorrenza anche seconda linea, Isabella Locatelli è approdata nel parmense dopo una vita alle Ringhio Rugby Monza, la sua prima squadra.

Maxime Mbandà, carriera

Maxime Mbandà si è formato nelle giovanili dell’Amatori Rugby Milano. L’esordio in categoria seniores avviene in Serie A1 nel 2012 con il Rugby Grande Milano, dopodiché il passaggio all’Accademia I. Francescato, prima di esordire in massima serie italiana con il Rugby Calvisano, squadra con cui vince gli scudetti 2014 e 2015. Infine il salto di categoria alle Zebre Rugby in Pro14, con la franchigia federale gioca 6 stagioni collezionando 74 presenze e segnando 5 mete. Mentre a livello nazionale Mbandà ha vestito la maglia dell’Italia U20 disputando nel 2013 il Sei Nazioni e in Cile il Mondiale di categoria. Con la Nazionale Maggiore 29 caps e 2 mete.Entrambi partiti da Milano Locatelli e Mbandà sono atleti entusiasti del Rugby Colorno, società incuneata in un paese che non arriva a contare 9000 anime, ma che gioca nei massimi campionati italiani, maschile e femminile.

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Rugby Colorno

Una società sana, caparbia ed ambiziosa nata nel 1975 che oggi vanta numeri importanti a partire dal minirugby fino ad arrivare ai massimi livelli e quindi in grado di regalare il sogno ai giovani rugbisti di arrivare a giocare da professionisti senza lasciare la maglia del cuore. Anzi, magari fino ad arrivare a cucire su quella maglia il tricolore dello scudetto e perché no arrivare in nazionale.Questa è la società che al Castello di Roccabianca ha voluto insieme ai tre Presidenti biancorossi Stefano Cantoni, Mario Padovani e Ivano Iemmi e il Direttore Tecnico Stefano Romagnoli festeggiare una stagione ricca di soddisfazioni: playoff raggiunti da entrambe le formazioni seniores maschile e femminile, lo scudetto U19 per il secondo anno di fila obiettivo centrato grazie alla franchigia con la Rugby Noceto, sodalizio rivelatosi vincente anche nella categoria Under 17 dove è arrivato il titolo regionale. E poi i Barbari del Po, promossi in Serie B senza perdere una sola partita.Una stagione decisamente esaltante quella vissuta dal Rugby Colorno, ripercorsa prima della ormai tradizionale Festa di Sostegno Ovale, l’Associazione Onlus del Club biancorosso che ha celebrato i suoi primi dieci anni di attività con una cena benefica destinata a sostenere i progetti avviati sul territorio.Li ha elencati Stefano Cantoni, presidente della Rugby Colorno:  “Adotta uno sportivo” che sostiene le famiglie in difficoltà economica; “i Bufali Rossi”, la squadra di rugby integrato; le borse di studio “Il sorriso che non si dimentica” tutti progetti che riflettono e si basano su inclusione, aggregazione, solidarietà e attenzione per il territorio.Stefano Romagnoli, direttore tecnico della Rugby Colorno, ha evidenziato come il club biancorosso sia tra le pochissime società, forse l’unica in Italia ad avere, dalla prossima stagione, tre formazioni seniores: la Top10, l’Under 23 e la cadetta in B. E oltre le Furie Rosse anche una Under 14 e una Under 16 femminili.  “Ecco perché – ha sottolineato – occorre investire”.A proposito di femminile, la squadra della nuova Serie A Elite avrà un nuovo head coach, Michele Mordacci, già presente nello staff di Plinio Sciamanna che andrà a lavorare a tempo pieno per la Federazione. Obiettivo, dare continuità al progetto – ha assicurato Ivano Iemmi, presidente delle Furie Rosse – tanto che si è scelto di nominare l’azzurra Giada Franco responsabile tecnico del progetto Juniores scelta questa che permetterà alle ragazzine di trovare in lei una mentore in grado di insegnare loro cosa significa giocare questo sport fino ad arrivare ai massimi livelli internazionali.

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