Sulla pista da bob monitoreremo, parola di Giovanni Malagò, presidente del Coni, a due anni da Milano-Cortina 2026. «Non sono un costruttore – ha sottolineato Malagò – ma, non lo dico per diplomazia, ci sono persone serie sia all’interno del ministero e dell’azienda si sono impegnati e lo garantiscono» che la pista di bob a Cortina si farà. «È chiaro che monitoreremo giorno dopo giorno la situazione – ha spiegato Malagò -, già nel contratto c’è una scadenza molto chiara, che è giugno. In caso contrario il famoso piano B bisognerà attuarlo».
Milano-Cortina 2026, Malagò: «Siamo messi molto meglio, stiamo recuperando»
«Siamo messi molto meglio rispetto a qualche settimana fa o di qualche mese fa, stiamo recuperando è evidente», ha aggiunto il numero uno del Coni parlando in generale dell’organizzazione dei Giochi invernali di Milano-Cortina 2026 a margine della cerimonia per i due anni dal via che si è tenuta in piazza Scala a Milano, dove sono stati svelati i simboli olimpici e paralimpici.
«I MIGLIORI GIOCHI INVERNALI DI SEMPRE» 📽️
Giovanni Malagò, presidente del Coni, a margine della cerimonia per i 2 anni dai Giochi, che si è svolta in piazza della Scala, dove sono stati svelati i simboli simboli olimpici e paralimpici ⤵️#milano #6febbraio pic.twitter.com/DOgmpP9q0j
— Mi-Tomorrow (@MiTomorrow) February 6, 2024
Milano-Cortina 2026, Malagò: sulle infrastrutture «si deve accelerare»
Malagò ha anche parlato del centro antidoping per le Olimpiadi che è stato individuato «nel quadrante sud-est di Roma. La cifra è stata stanziata, adesso devono cominciare i lavori. Anche il centro anti doping fa parte della lotta contro il tempo, poco ma sicuro», ha proseguito. Infine il tema infrastrutture e viabilità per collegare i siti olimpici: «Questa cosa dipende dalla Simico, la società dello Stato, il dpcm l’hanno fatto, ora si deve cercare il più possibile di accelerare».