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29. 03. 2024 08:42

Milano privatizza le piscine: ora cosa succederà a Milanosport? 

Ridimensionare il ruolo di Milanosport o chiudere l’azienda interamente partecipata dal Comune di Milano?

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La città di Milano medita sul futuro di Milanosport, alla luce del percorso appena intrapreso che la vede in primo piano verso la privatizzazione di molte piscine comunali. Quale sarà il futuro degli impianti acquatici della città è difficile a dirsi, ma la strada sembra tracciata: il colosso spagnolo Ingesport Health and Spa Consulting S.A, dopo aver rilevato la piscina del Lido di Milano di Piazzale Lotto, ora vuole proporre al Comune guidato dal sindaco Beppe Sala di rilevare anche altri impianti; questo comporterebbe la privatizzazione degli stessi, uno sgravio di spese non indifferente per il Comune ma, soprattutto, la possibilità che lì dove c’è bisogno di mettere mano per riqualificare l’impianto (praticamente in buona parte delle strutture cittadine) i lavori possano partire nel breve periodo.

piscina scarioni

Milano pensa alla privatizzazione delle sue piscine

Un quadro che permetterebbe al Comune di Milano di potersi levare un non indifferente peso economico e, magari, cercare nuovi business non avendo più la gestione pubblica dell’impianto, spesso complicata. A seguire la vicenda è ovviamente l’assessora allo sport del Comune di Milano, Martina Riva; e in questi giorni di crisi energetica non è detto che non possa esserci davvero l’accelerata decisiva sul tema.

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Il messaggio di Federica Pellegrini per tutto il mondo del nuoto

Recentemente è arrivato forte il messaggio di Federica Pellegrini. L’ex campionessa, smessa la tuta, la cuffia e gli occhialini, il 4 agosto 2021 è stata eletta membro del CIO, il Comitato Olimpico internazionale, in rappresentanza degli atleti che hanno votato al Villaggio Olimpico; la «Divina», che resterà in carica fino ai giochi di Los Angeles 2028 e di conseguenza sarà in giunta CONI fino a quella data, non ha usato mezzi termini: «Credo sia prioritario aiutare il mondo dello sport a superare questa impasse e questo momento così difficile. Mi sento di dire di aiutare le piscine in primis, vista l’emergenza del caro bollette». E qualcosa, ad oggi, pare muoversi attorno al mondo degli impianti acquatici, un business incredibile sul quale si tornerà a parlare presto al Blue Summit che si svolgerà il 26 ottobre a Milano nel centro congressi della Bpm. Edizione, quella di quest’anno, che sarà inevitabilmente incentrata sulle criticità idriche ed energetiche ma che permetterà anche di riflettere sul ruolo di Milanosport.

federica pellegrini nel cda di Milano-Cortina 2026
federica pellegrini

Che fine farà Milanosport senza le piscine? 

Perché la domanda sorge spontanea: si il Comune intende privatizzare alcuni centri acquatici di Milano, come la piscina Scarioni ad esempio, che fine farà Milanosport, attuale gestore in oltre 20 piscine della parte “popolare” delle stesse? Quella, per intenderci, che offre prezzi contenuti per i corsi e le attività. Da anni si parla di creare un Palanuoto a Milano, lì dove poter organizzare eventi internazionali. Si è parlato tanto, non si è mai fatto molto. Ad oggi solo il centro Bocconi si è messo in luce, ma ha una capienza ridotta e non può ospitare eventi di caratura extra nazionale. Vedremo anche quale sarà la posizione della Federnuoto, che in Lombardia deve ancora trovare un suo nuovo leader dopo la morte del suo ultimo presidente, Danilo Vucenovich. Voci di corridoio parlano di Giorgio Lamberti, ex nuotatore, che potrebbe capire bene le esigenze dei suoi ex colleghi. Sperando che possa dialogare con le istituzioni e, perché no, anche con Milanosport.

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