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23. 04. 2024 12:21

Nuovo stadio San Siro: ormai non ci crede più nessuno?

Nuova manifestazione il 14 settembre, sarà l'ennesima perdita di tempo?

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Non finisce di stupire la telenovela legata al nuovo stadio San Siro, con l’ennesima manifestazione da parte di chi è contrario al progetto. Nel dettaglio, il prossimo 14 settembre alle 18.30, in Piazza della Scala a Milano scenderanno per le strade della città per manifestare il Comitato Sì Meazza e il Comitato per i referendum. L’obiettivo, ovviamente, sarà far comprendere ancora una volta alla giunta di Milano e al Sindaco della cttià, Beppe Sala, che i comitati sono contrari al progetto di Milan e Inter di realizzare un nuovo impianto e un distretto commerciale e sportivo nell’area attualmente occupata dalla Scala del calcio, dal limitrofo parcheggio e dal Parco dei Capitani. 

stadio meazza
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Nuovo stadio San Siro, l’ennesima manifestazione 

Ecco il contenuto del post condiviso sulla pagina Facebook del Comitato «Sì Meazza»: «In questa campagna elettorale, deve essere presente la questione San Siro, ovvero la difesa dello Stadio Meazza dal disastro ambientale della sua demolizione e il rifiuto di una operazione immobiliare di privati su aree pubbliche, di proprietà comunale». Il contenuto è chiaro, far diventare San Siro un oggetto dedito soprattutto al merchandising non piace al Comitato presieduto dall’ex vicesindaco Luigi Corbani: «Inviteremo a partecipare alla manifestazione in piazza Scala anche tutti i candidati alle prossime elezioni politiche e tutti i consiglieri comunali – si legge ancora – il Consiglio Comunale è dal 28 ottobre 2019 che aspetta il progetto conclusivo, che rispetti le condizioni e le prescrizioni previste dalle stesse delibere della giunta comunale. Le due società per azioni (attualmente proprietarie del Milan e dell’Inter) hanno tirato in lungo con la complicità del Sindaco inventando anche la burla di un dibattito pubblico, pagato dal Comune, per discutere in un mese un progetto che aspettiamo da tre anni». 

Milan e Inter, la contestazione è iniziata 

La contestazione è ovviamente indirizzata, oltre che alla politica, anche a Milan e Inter. Le quali hanno le idee chiare: o rinnovare lo storico impianto a loro modo e piacimento, oppure trovare un posto alternativo. Anche fuori Milano, il che sarebbe uno smacco incredibile per il Comune. Anche se la frase: «Rifiutiamo un’operazione immobiliare di privati su aree pubbliche e di proprietà comunale» sembra far capire come, in città, nessuno voglia la prima soluzione. O, perlomeno, le persone che si radunano all’interno del Comitato « Meazza». Come andrà a finire? L’impressione è che questa sia l’ennesima puntata di una telenovela che ha (già?) scritto un finale che porterà malcontento sicuramente a molte persone.

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E intanto Milan e Inter decollano economicamente 

Le discussioni attorno al nuovo stadio San Siro non fermano però Milan e Inter. Che dopo l’esordio vincente della prima giornata di campionato, possono festeggiare un primato molto importante: quello degli abbonamenti. Le due società milanese, infatti, sono prime in questa speciale classifica rispettivamente con 41mila (l’Inter) e 40mila e 500 (Milan) abbonamenti. A seguire, a ruota, Roma (36mila e 300), Lazio (24mila e 520), Juventus (20mila e 200), Fiorentina (19mila), Lecce (18mila e 791), Sampdoria (14mila e 348), Atalanta (13mila e 200), Bologna (12mila e 100), Verona (11mila e 220), Udinese (10 mila e 500), Salernitana (8mila e 53), Cremonese (5mila e 950), Monza (5mila e 769), Napoli (5mila), Sassuolo (4mila e 503), Spezia (4mila e 153), Empoli (4mila) e Torino (3mila e 900).

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