Fashion Week senza pubblico: Milano chiude Moda

Chiusura anomala per la Fashion Week milanese con re Giorgio che detta la linea. Moncler avrebbe dovuto aprire al pubblico Genius 2020, ma ha cancellato l'evento

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Sembrano bollettini di guerra se contestualizzati nella situazione che sta vivendo Milano e la Lombardia tutta. La moda ai tempi del coronavirus, si potrebbe intitolare questa triste pagina della Fashion Week meneghina.

 

Fashion Week senza pubblico, una rinuncia non facile

Una settimana che ha comunque decretato un comparto molto in forma, con numeri migliorati e, soprattutto, sfilate di altissimo livello. Peccato che gli ultimi due giorni siano stati funestati dalle cattive notizie a proposito del virus che ormai vede l’Italia al quarto posto nel mondo per numero di contagiati dopo Cina, Corea del Sud e Giappone.

Comprensibile che siano state prese decisioni rigide tenendo conto che qualsiasi brand si prepara per mesi per coronare il lavoro con quei pochi ma intensissimi minuti dello show. Non facile, quindi, aver rinunciato. Ma la sicurezza, prima di tutto.

Fashion Week, la scelta di Armani

Ha iniziato Giorgio Armani. Alle 0.48 della notte tra sabato e domenica è arrivato un whatsapp dal suo quartier generale, seguito poi da una mail: «Il signor Armani comunica che la sfilata della collezione donna autunno/inverno 20/21 Giorgio Armani si terrà a porte chiuse, dati i recenti sviluppi del Coronavirus in Italia. La sfilata verrà registrata a teatro vuoto, senza stampa e buyer e verrà trasmessa in streaming alle 16.00.

La decisione è stata presa per non esporre ad alcun rischio la salute dei propri ospiti». Ha proseguito Lavinia Biagiotti che ha preso la stessa decisione di Giorgio Armani. E si legge:

«Condividiamo la nota informativa della Maison Laura Biagiotti e di Lavinia Biagiotti Cigna relativa alla Sfilata Laura Biagotti Autunno Inverno 2020-21 prevista per domenica. La sfilata della collezione Laura Biagiotti Autunno Inverno 2020-21 al Piccolo Teatro Studio di via Rivoli avverrà a porte chiuse. La decisione è stata presa in seguito all’aggravarsi della situazione relativa al coronavirus nel nostro Paese con il fine di non esporre gli invitati a rischi».

Altre sfilate regolari. Moncler avrebbe dovuto aprire al pubblico l’happening Genius 2020, ma ha cancellato l’evento. Anche per il marchio di Remo Ruffini c’è «la tutela della salute di tutti» alla base della scelta di non rispettare il programma: «A seguito degli ultimi aggiornamenti relativi ai casi di coronavirus COVID-19 accertati in Italia e alle indicazioni fornite pubblicamente dalle autorità competenti Moncler, in via precauzionale e a tutela della salute di tutti, annulla l’apertura al pubblico di Moncler Genius 2020».

Il presidente della Camera nazionale della moda, Carlo Capasa, ha osservato che «non c’è evidenza che qualcuno sia partito prima, anzi alle sfilate di questi giorni a Milano c’è più gente che posti». Ma l’impressione di chi frequenta le passerelle è che in parecchi abbiano anticipato il biglietto aereo per lasciare la città un giorno prima della chiusura della Fashion Week.

E Capasa ha aggiunto: «La decisione del signor Armani è sicuramente apprezzabile. Per quanto ci riguarda, abbiamo seguito le istruzioni delle autorità preposte». Sono andate regolarmente in scena Ports 1961, Drome e Hugo Boss. Con i posti tutti completi. Intanto gli organizzatori del salone dell’eyewear Mido, la fiera più importante del settore, fanno un passo indietro. La cinquantesima edizione, che avrebbe dovuto svolgersi tra fine febbraio e gli inizi di marzo, è stata posticipata a data da definirsi, tra fine maggio e inizio giugno.

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