Misure contro il Coronavirus, è (quasi) coprifuoco

Milano si appresta a vivere una settimana in quarantena: chiuse scuole, università, cinema, teatri e luoghi di cultura

misure contro il coronavirus
misure contro il coronavirus

Misure contro il Coronavirus. Se non è coprifuoco, poco ci manca. Milano inizia l’ultima settimana di febbraio, quella che culminerà con il Carnevale Ambrosiano (praticamente annullato), con lo spettro del Coronavirus.

 

Coronavirus, le scuole restano chiuse

Prevede, infatti, la chiusura di tutte le scuole della Lombardia l’ordinanza sul Coronavirus firmata dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, di concerto con il Ministro della Salute, Roberto Speranza.

Il provvedimento è valido su tutto il territorio lombardo e prevede la «sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per gli anziani ad esclusione degli specializzandi e tirocinanti delle professioni sanitarie, salvo le attività formative svolte a distanza».

Sulle università, già nella serata di sabato, si era decretato lo stop delle attività didattiche almeno fino al 29 febbraio. Così come il Decreto Legge varato dal Consiglio dei Ministri ha bloccato ogni gita scolastica e viaggi d’istruzione sul territorio nazionale.

Gli eventi. Il governatore della Lombardia ha anche deciso «la sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato, anche di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi aperti al pubblico», in seguito all’emergenza per il Coronavirus.

Sospesa anche l’apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura. Tradotto significa: niente cinema, teatri, spettacoli, concerti e, ovviamente, cerimonie eucaristiche fino a data da destinarsi, ma la sensazione è che questo dispositivo non sarà alleggerito prima della prossima settimana. La Veneranda fabbrica del Duomo e il Capitolo Metropolitano hanno confermato la chiusura ai turisti almeno fino a domani, lasciando aperta l’area riservata alla preghiera.

Locali. Stop anche a bar, discoteche, pub e locali di grande affollamento, dalle 18.00 alle 6.00 del mattino. Una prescrizione, questa, che non riguarda i ristoranti e i negozi. Niente fiere e mercati, ma anche negozi nei centri commerciali e nei mercati chiusi sabato e domenica ad esclusione di quelli alimentari.

Uffici pubblici. Per quanto riguarda gli uffici pubblici, resta la raccomandazione di recarsi solo in caso di reale necessità. «I cittadini si limitino in quello che è essenziale nelle richieste agli uffici pubblici e questo consentirà un lavoro più sereno», ha spiegato il prefetto di Milano, Renato Saccone. Gli uffici e le aule di udienza del Palazzo di Giustizia di Milano restano aperti, ma con attività “a regime ridotto”.

Trasporti. Non ci sono, invece, prescrizioni o limitazioni sui mezzi pubblici. Trenord ha solo disposto la chiusura delle stazioni di Codogno, Maleo e Casalpusterlengo, Comuni in quarantena perché al centro del focolaio di Coronavirus individuato dalle autorità. A seguito del provvedimento i treni della Milano-Piacenza non effettuano le tre fermate e risultano sospesi i servizi ferroviari tra Pavia e Codogno e tra Cremona e Codogno.

Il provvedimento è attivo fino a nuova disposizione e sul sito trenord.it si trovano tutti gli aggiornamenti. Trenitalia, invece, ha diffuso un protocollo al personale a contatto con i viaggiatori e ha disposto l’installazione a bordo treno di dispenser di disinfettante per mani, la consegna al personale di apposito equipaggiamento protettivo (mascherine con filtro, guanti monouso), il potenziamento delle attività di pulizia disinfettanti.

E’ in corso la definizione di termini e modalità del rimborso in bonus per chi rinuncia al viaggio per tutte le tipologie di biglietto acquistate.

Aziende. Le imprese di Milano e dell’hinterland, in particolare, si stanno attrezzando per fronteggiare l’epidemia che ha colpito la Bassa lodigiana in accordo con le disposizioni del Ministero della Salute e della Regione Lombardia. Grandi gruppi come Eni, Snam, Enel, Vodafone e Saipem hanno disposto per dipendenti e collaboratori lo smart working. Chiuso, invece, il grattacielo Unicredit di piazza Gae Aulenti.

Misure contro il coronavirus, chi chiude e chi resta aperto

CHIUSI

– Asili

– Scuole

– Università

– Musei

– Cinema

– Teatri

– Pub (dalle 18.00 alle 6.00)

– Dicoteche (dalle 18.00 alle 6.00)

– Bar (dalle 18.00 alle 6.00)

– Negozi all’interno di centri commerciali (sabato e domenica)

APERTI

– Uffici pubblici

– Trasporti pubblici

– Farmacie

– Tribunale

– Ristoranti

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