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08. 05. 2024 18:07

Bicuriose o bisessuali? Il ritorno milanese dello Skirt Club, LeJeune: «Così aiutiamo le donne a brillare»

Per la seconda volta a Milano l'evento per curiose, bicuriose o bisessuali. La fondatrice è Geneviève LeJeune: «Le donne di questa città sono sofisticate e si divertono a scoprire nuovi aspetti della vita»

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«Sei capace di mantenere un segreto?». È così che si presenta Skirt Club, una community esclusivamente di donne fondata da Geneviève LeJeune. È lei che, partendo dal suo vissuto, dalla sua esperienza personale, ha deciso di dedicare uno spazio fisico (e non) a donne non solo curiose e bicuriose, ma soprattutto desiderose di scoprire la propria luce partendo dalla gestione della sensualità.

A Milano Skirt Club, un evento per curiose, bicuriose o bisessuali fondato da Geneviève LeJeune

L’evento esclusivo arriva per la seconda volta a Milano, «una città dalla mentalità aperta con una rappresentanza LGBT+ – racconta la fondatrice a Mi-Tomorrow –. Le donne di questa città sono sofisticate e si divertono a scoprire nuovi aspetti della vita».

Skirt ClubCome si è evoluta in dieci anni la community di Skirt Club e come si sono trasformate le serate che organizzate?
«Skirt Club si è evoluto ed è cresciuto negli ultimi anni e ha tenuto il passo con l’ascesa del femminismo in tutto il mondo. La nostra comunità era incredibilmente timida nei confronti della bisessualità poiché era un argomento decisamente tabù. I nostri eventi si sono trasformati, ci sono sia feste di gioco molto private che incontri più sociali per donne che la pensano allo stesso modo, per fare amicizia e aprirsi».

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Perché la decisione di dedicarsi a eventi esclusivamente per donne?
«Con la presenza di uomini, le donne si comportano in modo molto diverso. Siamo amorevoli, di natura gentile ed empatiche, pensiamo sempre, prima di tutto, a compiacere gli altri. Trovo che le donne vengano cresciute con lo scopo di diventare “brave ragazze” per mantenere equilibrio. E, in età adulta, raramente mettono al primo posto la propria felicità. Durante gli Skirt Club vogliamo insegnare alle donne ad ascoltare il proprio corpo e a connettersi con i propri veri desideri. E affinché ciò accada devono avere piena autonomia della loro mente e del loro corpo».

Le serate si suddividono in due momenti: l’aperitivo più sociale e l’after party, dove ciò che accade rimane un segreto. Quante donne partecipano alla seconda parte della serata?
«In genere 8 donne su 10. È importante che ognuna faccia una scelta per se stessa, è la regola fondamentale del consenso. Non c’è mai alcuna pressione per partecipare all’after party».

Qual è la cosa che la rende più orgogliosa di questo progetto?
«Niente mi rende più felice del vedere sbocciare una donna. Adoro vedere le donne brillare, incoraggiate anche da una sicurezza acquisita prendendo il controllo del proprio corpo. Sono orgogliosa che Skirt Club oggi abbia 20.000 membri in tutto il mondo. Abbiamo bisogno di sentire più voci femminili e vogliamo vedere più donne che si sostengono a vicenda».

Qual è il messaggio che vuole lanciare alle donne?
«Si vive solo una volta. E non è mai, davvero mai troppo tardi».

 

Skirt Club
Domani dalle 19.30
Aperitivo 10 euro
After Party da 40 a 55 euro
Si richiede un dress code elegante e sexy lingerie
skirtclub.co.uk

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Il dottor George Jaar risponde
«La bicuriosità non è bisessualità»

Skirt Club«Il termine “bicurioso” spesso è usato per indicare le persone che si identificano come eterosessuali, ma allo stesso tempo, sono curiose verso un’esperienza sessuale tra persone dello stesso sesso». Lo racconta nei dettagli il dottor George Jaar, sessuologo clinico che opera a Milano, conosciuto sui social come Dr. Punto G: «Sebbene ci siano molte somiglianze tra bi-curiosità e bi-sessualità, la differenza sostanziale è che la bisessualità porta con sé un senso più profondo di conoscenza della propria sessualità, mentre la bicuriosità riguarda prevalentemente l’esplorazione dell’identità sessuale per conoscere meglio il proprio io sessuale.»

«Per comprendere meglio il comportamento sessuale dell’essere umano bisogna fare un passo indietro e guardare il quadro generale: siamo esseri sessuali e il sesso è anche un atto relazionale, psicologico e soprattutto culturale. L’orientamento sessuale è una parte della nostra identità sessuale, ma non è un punto fisso per tutti. È potenzialmente dinamico e può essere anche fluido. Che sia una fantasia o un desiderio, che sia un’orientamento sessuale o una mera esperienza da provare una volta nella vita, siamo comunque degli esseri sessuali e sociali, dinamici e complessi, influenzati da cultura e da esperienze».

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