È nato anche il turismo del vaccino. Infatti da qualche periodo è possibile varcare i confini e andare all’estero per ricevere la proprio dose e non rimanere incagliati nei tempi di una campagna vaccinale che in Italia va ancora a rilento. Ma dove è possibile realizzare tutto ciò? In Serbia, per la precisione nella capitale Belgrado.
Come fare. Per prenotarsi è sufficiente complicare l’application form presente sul sito dell’ambasciata serba in Italia. Unico handicap della procedura è che il modulo di compilazione è solamente in serbo.
Superato questo ostacolo, si avrà anche la possibilità di poter scegliere quale vaccino farsi somministrare. Ad esempio in Serbia quello più utilizzato è quello proveniente dalla Cina, ma anche Pfizer è facilmente reperibile.
Infatti la Serbia, insieme ad Israele, è la nazione che sta andando più veloce di tutte con la campagna vaccinale. Mentre Israele ha utilizzato le dosi per vaccinare tutta la popolazione, la Serbia sta facendo perlopiù una campagna per promuovere la sua immagine e per fare qualche interesse economico.
Infatti dal governo serbo invitano a venire a vaccinarsi dall’estero e a passare qualche giorno a scoprire le bellezze dell’ex capitale della Iugoslavia. Tuttavia per chi può sostenere le spese di viaggio e quelle annesse è un ottimo escamotage per sviare le lunghe lista d’attese presenti in Italia.
Una volta somministrato il vaccino viene poi rilasciato un certificato in tre lingue e anche un qr code per verificare l’effettuata vaccinazione tramite un’app. Insomma, una sorta di passaporto vaccinale. Dopodiché basta comunicare l’avvenuta vaccinazione all’Ats di riferimento ed il gioco è fatto.