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27. 04. 2024 00:15

Lombardia, è ancora battaglia sui dati: la Direzione Welfare proclama la sua “innocenza”

La Direzione Welfare, attraverso una nota, smentisce ancora una volta una trasmissione errata dei dati epidemiologici

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Settima n. 35, la Lombardia entra in zona rossa per errore. Nonostante siano ormai passata alcune settimane e la Regione sia approdata in zona gialla, la questione dei dati trasmessi erroneamente continua a tener banco, tanto che la Direzione Welfare ha emanato una nuova nota per rimarcare la propria “innocenza”.

Nessun errore. «La sovrastima dell’indice Rt della settimana 35 non è dipesa in alcun modo dalla qualità dei dati inviati all’Istituto Superiore di Sanità – scrivono dalla Direzione Welfare -. I dati inviati quotidianamente all’ISS per il calcolo degli indicatori, partono direttamente da un flusso informatico della società regionale Aria, che ha origine dalle schede compilate da medici e laboratori, strutture ospedaliere pubbliche e private».

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Su alcuni giornali nei giorni scorsi alcuni articoli avevano attribuito gli errori di trasmissione all’Uo Prevenzione diretto dal dottor Danilo Cereda. «La Uo Prevenzione – si legge nella nota – svolge il compito di sorveglianza e analisi epidemiologica e non di produzione dati. Il report supervisionato dal dottor Cereda riporta il totale del numero di tamponi, guariti, dimessi, ricoverati in reparti ordinari e terapie intensive, persone in isolamento ed è quello che viene inviato quotidianamente al Ministero della Salute e alla Protezione Civile e da questi pubblicato. La Dg Welfare ringrazia per quanto fatto finora dal dottor Cereda e rinnova la fiducia alla Uo Prevenzione per il proseguo del lavoro».

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