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27. 04. 2024 06:28

Sala: «Non si può gridare allo scandalo se c’è gente in giro»

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«Chi fa politica deve, in questa fase, darsi da fare per rispettare quello che il Governo decide. Sul tema del coprifuoco e di quanta gente c’è in giro io li vedo già i politici che prima dicevamo “apriamo” e appena si apre e succede che la gente va in giro gridano allo scandalo». E’ la posizione espressa questa mattina dal sindaco di Milano Giuseppe Sala in merito all’imminente riapertura di tante attività in zona gialla. «Sono solo politicanti, non sono politici, è solo la voglia di polemica – ha aggiunto il primo cittadino -. Io vado avanti per la mia strada, con serietà, e per me adesso la serietà non è mettere il becco su decisioni che spettano ad altri ma cercare di fare il possibile perché la città funzioni e riparta”. E ancora: «Credo che se tutti ci mettiamo a esprimere opinioni sulle singole cose facciamo un grande errore. Che ognuno faccia il suo mestiere – ha concluso Sala -: il Governo decide quello che va fatto perché ha gli strumenti per decidere, io personalmente non li ho».

Calcio. A margine della cerimonia per la Liberazione, il sindaco ha parlato ancora del progetto della Super League che in settimana ha visto protagoniste anche Milan e Inter: «Credo che questa faccenda per come è stata presentata e portata avanti sia stata un grande errore e da questo punto di vista non ci sono dubbi». «E’ forse la più eclatante dimostrazione che la gente e l’interesse collettivo possono far cambiare le cose, una volta questo non era nemmeno immaginabile – ha aggiunto -. È chiaro che si devono unire l’interesse collettivo, la capacità della politica di prendere posizione, e parlo di Johnson fino a Draghi, i media e i social media, che a volte per noi politici sono un problema ma che possono svolgere un ruolo virtuoso e molto spesso è così, di diffusione delle idee». Infine proprio sul futuro stadio nel quartiere San Siro: «All’Inter e al Milan lo dico: sanno dove sono di casa, a Palazzo Marino. Non c’è nessun atteggiamento ostile al progetto, c’è solo quello che io devo fare cioè devo difendere l’interesse pubblico».

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