Milano in tema di inquinamento atmosferico inizia l’anno certamente con il piede sbagliato. Non si vedeva una qualità dell’aria così pessima da ben 15 anni. Nel solo mese di gennaio si sono superati i valori massimi consentiti di PM10 ben 25 volte.
Qualità dell’aria, gli ambientalisti: «L’amministrazione non fa per nulla»
L’Unione Europea stabilisce in un massimo di 35, i giorni in cui è possibile sforare le concentrazioni di polveri sottili. A partire dal 2000 l’anno migliore è stato proprio il 2021, dove comunque i valori limiti sono stati superati per ben 61 volte. Inoltre, va sottolineato come i lockdown e le restrizioni legate alla pandemia abbiano influito sulla qualità dell’aria.
Insomma, il 2022 si presenta come un ritorno al passato che genera le proteste di ambientalisti e non solo. «Questo primo mese del 2022 è servito a capire quale considerazione hanno le amministrazioni regionale e cittadina del diritto alla salute — spiega la presidente di Cittadini per l’Aria, Anna Gerometta —. Come dimostrato da decenni di studi scientifici, questi livelli di inquinamento provocano più decessi e più malattie, come l’asma tra i bambini. Perché ad esempio si attendono ancora 10 giorni di superamento delle soglie per far scattare le misure di contenimento, quando potremmo anticiparle grazie alle previsioni meteo sull’accumulo degli inquinanti, che ormai sono più che affidabili?».
Le misure antismog a Milano e nei centri con più di 30mila abitanti sono ormai scattate da giorni, ma per il momento non si percepisce alcun sensibile miglioramento.
