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27. 04. 2024 11:51

La prima volta di Alfa al Forum: «Uno scambio d’amore fra me e il pubblico»

Domani sera il cantante si esibirà per la prima volta ad Assago: «Milano, oggi è arrivato il mio turno»

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Alfa ci racconta le sue emozioni a poche ore dal suo primo Forum e qualche settimana dopo il Festival di Sanremo dove ha portato la sua Vai!. «Venendo da Genova, la prima cosa che vedi appena entri a Milano è il Forum. Ti accoglie, sulla sinistra. Se da piccolo mi chiedevo cosa fosse quell’imponente struttura, da grande ne è diventata custode dei più bei concerti visti. E, oggi, è arrivato il mio turno». . Un periodo intenso per il cantautore genovese che da poco ha pubblicato il suo album Non so chi ha creato il mondo ma so che era innamorato.

Domani sera Alfa sarà per la prima volta al Forum di Assago: «Orgoglioso del sold-out»

Domani sera ti esibirai al Forum dove hai segnato il tutto esaurito.
«Mi riempie d’orgoglio il fatto di aver fatto sold-out ancora prima dell’avventura sanremese. Mi fa capire che, a prescindere da quella grande prova, esisto».

Come ti stai immaginando questo concerto?
«I miei live sono uno scambio d’amore tra me e il pubblico. Vorrei che le persone tornassero a casa con gli occhi lucidi e senza voce. Mi immagino un palco diverso, un live quasi teatrale. Credo che la mia musica possa raggiungere un livello superiore se ascoltata dal vivo».

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Non so chi ha creato il mondo ma so che era innamorato è il tuo nuovo album. La copertina è super colorata e al centro si trova un cuore giallo, ormai un tuo simbolo.
«La copertina l’ha disegnata un mio amico e il cuore giallo ormai mi accompagna da un paio di anni. Tutti mi dicono che è il colore che più mi rappresenta e la cosa mi piace, significa solarità e ottimismo».

Con quale parola descriveresti questo lavoro in studio?
«Direi che è un disco coraggioso perché ha suoni molto diversi da quelli usati fino ad ora».

Come mai?
«C’è il folk e il country; ho scoperto di sentirmi molto a mio agio a fare questo genere. Trovo una correlazione tra questo mondo e il cantautorato della mia terra, Genova».

Nelle tue canzoni hai spesso parlato d’amore, qui in quale sfumatura lo troviamo?
«Racconto l’amore da innamorato dell’amore».

Quali immagini te lo suggeriscono?
«Tantissime: il nonno che porta il nipote a scuola, ad esempio. Oppure un tramonto, l’amicizia. Ma anche i film o i libri. E, poi, le storie che ascolto da osservatore esterno».

Milano cosa rappresenta per te?
«Milano mi ha accolto, ma non subito. Sono arrivato a 18 anni, non capivo la fretta delle persone. Ma oggi sono felice di vivere qui».

Quindi, tra fuggire o restare cosa scegli?
«Restare, ma non per tutta la vita. Quando torno a Genova mi ricordo cosa voglia dire respirare, spesso mi sembra di vivere in apnea. Non voglio correre per tutta la vita, ora va bene così, la mia musica è tutta qui».

Le tue zone del cuore?
«Ho preso da poco casa in zona Washington. Qui ho molti amici e frequento molti bar. Spesso mi trovo in Porta Venezia o in zona Cattolica, qui ci sono gli amori che nascono».

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