Una monumentale opera architettonica da una tonnellata, alta 16 metri e lunga 24, fatta di 1500 scatole di cartone e oltre 30 chilometri di nastro adesivo, verrà distrutta oggi da centinaia di volontari nell’aia di Cascina Merlata. Lì dove, solo ieri, era stata invece issata.
Cascina Merlata, l’opera di carta che oggi verrà distrutta
Si tratta di Connessioni, opera del francese Olivier Grossetête, uno degli artisti contemporanei più famosi al mondo per le sue opere pubbliche effimere prodotte con cartone e nastro adesivo. Con il coinvolgimento delle popolazioni residenti Grossetete prepara e assembla le scatole, che poi vengono unite e letteralmente issate a mano fino a disegnare la figura progettata da Grossetete stesso. Una monumentale porta urbana, un ponte, una torre, le figure predilette da Grossetete sono le più svariate e a Cascina Merlata ha ideato proprio una gigantesca porta di ingresso, simbolo di un’ideale connessione tra i cittadini residenti nei tre quartieri coinvolti nel progetto.
Cosa c’è dietro a Connessioni, l’opera che verrà distrutta oggi a Cascina Merlata
Connessioni è frutto del lavoro di sei giovani artisti, selezionati per partecipare alla residenza Rebuild Our Future, Gonzalo Bascuñan, Larissa Bergamaschi, Marco Petrone, Gaia Michela Russo, Rebecca Sforzani, Tommaso Tresso, che hanno collaborato con i cittadini e le cittadine di tre quartieri di Milano (Cascina Merlata/Gallaratese, Redo Merezzate e San Siro) assumendo un ruolo attivo nel processo artistico e realizzativo dell’opera stessa. É stata a tutti gli effetti un’azione partecipativa, realizzata grazie al pubblico coinvolto e all’esplorazione dello spazio urbano insieme a chi lo vive.
Perché l’opera oggi verrà distrutta
Oggi, domenica 9 luglio, l’installazione verrà distrutta dagli stessi costruttori come rito collettivo e successivamente smaltita in modo sostenibile: «Il lavoro con il cartone cerca di simulare opere architettoniche reali – spiega Grossetête -, ma c’è anche un significato più politico e sociale, attraverso il coinvolgimento delle comunità che chiamiamo a collaborare. Le persone vengono coinvolte in modo spontaneo e un po’ anarchico, ma ognuno prende il posto che ritiene giusto prendere. Anche la distruzione è parte integrante del processo; desacralizza il risultato a favore del processo. Quello che mi interessa di più è il momento in cui il sogno e l’immaginario si incrociano con la realtà… Dopodiché non c’è più bisogno di tenerlo e può essere distrutto per far posto a qualcosa di nuovo. È come un atto rivoluzionario per fare spazio ai giovani. Affidare il progetto ai sei giovani artisti della residenza è anche un modo per coinvolgerli in un lavoro che di solito fanno degli specialisti».
Perché utilizzare il cartone
Sull’utilizzo del cartone come materiale di costruzione, Grossetete aggiunge: «Il cartone è importante sotto diversi aspetti. In primo luogo perché è un materiale da imballaggio, ma l’imballaggio è solo apparenza, così come lo è anche l’architettura. La carta di cui è fatto il cartone idealmente ha due dimensioni – l’idea e l’immaginazione – a cui il cartone aggiunge una dimensione più fisica e reale. Come materiale è facile da usare perché le persone lo maneggiano tranquillamente e in più permette di essere lavorato senza grossi problemi. E poi può essere riciclato, non dimentichiamolo. La sua consistenza permette di fare opere monumentali, ma leggere ed effimere. Questo è un altro aspetto importante, perché comporta che il processo costruttivo sia più importante del risultato finale: la distruzione a priori sottolinea che è più importante il percorso partecipato di costruzione rispetto all’opera finale». L’evento è ideato e promosso dall’associazione culturale LOPLOP con mare culturale urbano e Quartiere Digitale e realizzato in collaborazione con EuroMilano e Cascina Merlata Spazio Vivo.
Chi è Olivier Grossetête
Olivier Grossetête è un artista contemporaneo francese noto per le sue installazioni e opere d’arte pubbliche che coinvolgono la partecipazione del pubblico. Nato nel 1973 a Montpellier, in Francia, Grossetête ha guadagnato fama internazionale per le sue creazioni architettoniche temporanee realizzate con scatole di cartone. Le opere di Grossetête spesso coinvolgono la costruzione partecipativa di grandi strutture architettoniche, come ponti, archi, torri e monumenti, realizzate esclusivamente con scatole di cartone. Queste installazioni sono progettate per essere effimere, cioè temporanee e destinate a essere smantellate alla fine dell’esposizione.
Ciò che rende le opere di Grossetête uniche
Ciò che rende le opere di Grossetête uniche è il coinvolgimento del pubblico nella loro costruzione. Le persone partecipano attivamente alla costruzione delle strutture, impilando, collegando e assemblando le scatole di cartone, creando così un senso di comunità e di collaborazione. Questo processo di creazione collettiva è spesso un’esperienza condivisa e coinvolgente per coloro che partecipano.
Le installazioni di Grossetête sono state esposte in diverse città in tutto il mondo,
Le installazioni di Grossetête sono state esposte in diverse città in tutto il mondo, compresi eventi d’arte pubblica, festival e mostre. Le sue opere hanno catturato l’attenzione del pubblico e dei critici per la loro originalità e per l’interazione unica che creano tra l’opera, lo spazio pubblico e le persone coinvolte.