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29. 04. 2024 09:11

El Greco, a Palazzo Reale grande antologica dedicata all’artista cretese

La mostra esplora l'opera e il percorso artistico di El Greco alla luce delle ultime scoperte su di lui.

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Il Palazzo Reale di Milano, in collaborazione con il Comune di Milano Cultura e MondoMostre, presenta una mostra senza precedenti dedicata all’artista cretese Doménikos Theotokópoulos, conosciuto universalmente come El Greco. La mostra, che andrà in scena dal 11 ottobre 2023 all’11 febbraio 2024, esporrà 41 opere del maestro greco e vanta prestiti internazionali di grande importanza.

El Greco, la mostra

Grazie alla profonda riflessione storico-critica di Juan Antonio García Castro, Palma Martínez-Burgos García e Thomas Clement Salomon, con il coordinamento scientifico di Mila Ortiz, la mostra esplora l’opera e il percorso artistico di El Greco alla luce delle ultime scoperte su di lui.

El Greco, il percorso

Il percorso espositivo è suddiviso in cinque sezioni, ognuna delle quali approfondisce un momento fondamentale dell’arte di El Greco. Le opere presentate provengono da grandi musei internazionali, nonché da istituzioni ecclesiastiche che per la prima volta giungono in Italia. La mostra è un’opportunità unica per scoprire l’arte di El Greco in un modo completamente nuovo e innovativo.

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Palazzo Reale
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El Greco, la storia

Doménikos Theotokópoulos, detto El Greco, nasce a Candia, nell’isola di Creta nel 1541 e muore a Toledo nel 1614. La sua vita è stata segnata dalla costante ricerca di formule artistiche che lo hanno portato a esplorare linguaggi sconosciuti e assolutamente personali. Nel 1567, dalla nativa Creta, si sposta a Venezia per diventare un pittore “occidentale”, lasciandosi alle spalle le caratteristiche proprie delle icone.

A Venezia e poi a Roma, nello squisito ambiente dei Farnese dove acquisisce la conoscenza della statuaria antica, avviene la sua prima trasformazione in pittore “alla maniera latina”, uno stile caratterizzato dall’uso del colore e della macchia come base della pittura. Tuttavia, nel complesso ambiente artistico italiano, non riesce a trovare un mecenate e quindi decide di tentare fortuna in Spagna. Arriva a Toledo nel luglio del 1577 all’età di 41 anni, con la speranza di ottenere un incarico dal re Felipe II e di essere nominato pittore della Cattedrale di Toledo. Non è riuscito a realizzare nessuno dei suoi sogni.

Il suo carattere difficile e l’originalità artistica delle sue composizioni e iconografie hanno sorpreso tutti, così come i suoi prezzi molto alti per il mercato castigliano. Nonostante ciò, Toledo gli fornisce un ambiente di amici e fedeli clienti con grandi commissioni. Contemporaneamente crea una bottega, alla maniera delle botteghe veneziane, dove vengono realizzate alcune versioni delle sue opere più ricercate.

Lontano da mode e correnti, a Toledo trova la calma necessaria per continuare ad indagare un linguaggio sempre più personale, astratto e stravagante, che si nota in opere come il Laocoonte. Alla sua morte, avvenuta il 7 aprile 1614, lascia un vasto inventario che conosciamo attraverso il figlio Jorge Manuel Theotocopoulos.

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