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24. 04. 2024 22:58

Francesco Renga festeggia vent’anni di tour: «Voglio ascoltare il mio pubblico»

Vent’anni in un tour che permetterà a Francesco Renga di ritrovare l’energia dei suoi fan: «Sento una sensazione diversa»

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Con Acoustic Trio Estate 2021, Francesco Renga torna dal vivo – e in gran forma -, pronto a regalare emozioni con la sua voce in una dimensione inedita e più intima. Un modo per riscoprire oltre vent’anni di repertorio solista. Il tour, partito da Bellaria Igea Marina, proseguirà il 12 luglio al Castello Sforzesco di Vigevano.

Francesco Renga: “Provo un’emozione amplificata”

Cosa provi a tornare sul palco dopo tutto questo tempo?
«Sento una sensazione diversa. Provo un’emozione amplificata all’ennesima potenza. Cantare dal vivo e incontrare il pubblico è quello che più mi è mancato. Il tour è un abbraccio, anche se per ora solo visivo. Stabiliremo un contatto grazie alla musica e tra noi ci sarà uno scambio di energia».

Come ti sei preparato?
«Siamo tutti un po’ arrugginiti dopo così tanto tempo lontani dai palchi… Per questo tour ho sentito forte la volontà di ascoltare veramente chi verrà a sentire la mia musica. Mi esibirò utilizzando le spie sul palco: così facendo, riuscirò ad avvertire nelle orecchie il suono del pubblico. Ascoltarli cantare mi serve per ritrovare tutte quelle sensazioni che avevo perso».

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Come hai scelto i brani della scaletta?
«Ho messo insieme le canzoni che mi piacerebbe che il pubblico cantasse insieme a me. Ma ci sono anche tre-quattro chicche che non cantavo da un po’. In un momento così, poi, non poteva mancare un doveroso omaggio a Franco Battiato».

Come sei riuscito a far convivere in un solo show un repertorio di oltre vent’anni?
«Ho rielaborato molti pezzi cambiando le tonalità e adattandoli a una dimensione acustica. Ultimamente mi sono stancato delle voci raddoppiate, quindi ho rivisto la tessitura di alcuni brani e li ho riadattati per poterli cantare con un’unica voce. Questa è una strada che porterò avanti anche nel prossimo futuro».

Come valuti la tua ultima esperienza a Sanremo?
«Ho sottovalutato l’assenza del pubblico. Non avevo messo in conto che sarei salito su un palcoscenico e che in platea nessuno mi avrebbe ascoltato. Poi ho avuto qualche problema tecnico, la canzone è vocalmente impegnativa e probabilmente non del tutto scritta per una vocalità come la mia. Arrivavo da un anno di inattività e devo dire che tutta questa ruggine alla fine si è sentita».

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