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27. 04. 2024 01:44

Gio Evan ed il suo singolo estivo: «Mi sento come un wrestler»

Dopo Sanremo, Gio Evan torna col suo brano per l’estate dedicato «a chi non ama le canzoni dell’estate». Ecco Metà mondo

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Dopo aver conquistato una nuova porzione di pubblico grazie alla partecipazione al Festival di Sanremo con Arnica, Gio Evan torna con il nuovo singolo Metà Mondo. Il brano, un up-tempo ricco di riferimenti a sonorità sudamericane e africane, chiude idealmente il concept iniziato con la pubblicazione dell’album Mareducato.

Gio Evan: “Ho voglia di abbattere il muro della distanza”

Qual è il messaggio che guida Metà mondo?
«È l’incontro che avviene tra lo spirito e il corpo, rappresenta un viaggio fisico e metafisico. Ho partorito questa canzone nella staticità della pandemia e quindi è stata avvolta fin dall’inizio da un manto di saudade, nonostante io praticassi un’allegria costante. Questa nostalgia così preziosa si è trasformata grazie alle piccole vittorie di libertà che abbiamo conquistato».

Dal punto di vista sonoro, qual è stata l’idea che hai seguito?
«Quando ho vissuto in Sudamerica mi sono innamorato del charango, una chitarrina che suonano tantissimo in Paraguay. Sono partito da quell’idea e poi ho allargato l’obiettivo sulla musica tribale, sui suoni africani, cercando di contaminare la mia tradizione italiana con qualcosa di etnico. La mia idea è portare in Italia un po’ di Africa, Sudamerica, Asia…».

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Hai descritto Metà mondo come «la canzone dell’estate per chi non ascolta le canzoni dell’estate». Esiste ancora il tormentone estivo?
«Beh sì, c’è uno studio su come scrivere la canzone dell’estate. È diventato un compito, un algoritmo, che poco c’entra con l’urgenza di comunicare. Non sono pezzi che nascono di pancia. Quando in Universal abbiamo fatto ascoltare Metà mondo, sapevamo che non stavamo rispettando i canoni dei brani estivi. Sono contento perché il nostro lavoro è stato apprezzato».

Sono passati quattro mesi da Sanremo. Cosa ti resta?
«Sono molto affezionato al Festival. Quest’anno l’esperienza mi ha fatto impazzire, perché è stata molto intima e, da quello che mi hanno raccontato, anche diversa dal solito. Lo rifarei mille volte, a patto che accanto a me ci sia il mio team».

Dal 9 luglio, via al nuovo tour. Come ti stai preparando?
«Non vedo l’ora! Ho una gran voglia di abbattere il muro della distanza e lo farò, come sempre, con la musica. Voglio saltare sul palco, aggredirlo, farlo mio. Voglio emanare vicinanza e grinta perché mi sento come un wrestler: sto affrontando la preparazione come se fosse un round. Sarà uno spettacolo unico, in cui unirò le canzoni ad altri linguaggi».

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