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26. 04. 2024 04:58

La nuova Giusy Ferreri di Cortometraggi: «I miei dodici nuovi viaggi»

Tra le tracce del nuovo album della cantante molte firme illustri tra cui Bungaro, Curreri, Caccamo e Masini

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Esce oggi per Columbia/Sony Music Cortometraggi, nuovo album di Giusy Ferreri contenente Miele, il brano sanremese scritto da Takagi & Ketra, Federica Abbate e Davide Petrella. Per la cantautrice si tratta dell’ottavo disco in carriera che presenterà dal vivo il prossimo 3 ottobre al Teatro Dal Verme.

Giusy Ferreri, dopo Sanremo, presenta il suo nuovo album Cortometraggi

Perché il titolo Cortometraggi?
«Amo definire i miei brani come cortometraggi musicali, in cui racchiudo tutti i miei stati d’animo. Infatti ci sono dodici diversi viaggi incorniciati da musiche e stili differenti».

Perché, tra tutti i brani inediti, hai scelto Miele per il tuo ritorno all’Ariston?
«Mi sembrava la più orecchiabile e fedele alla mia voglia di stupire. Creo spesso un distacco con i miei lavori precedenti. Ci tengo alla mia versatilità».

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Ovvero?
«In tutte le partecipazioni ho portato sempre qualcosa di diverso. Nel 2011 provenivo dai primi successi pop e ho portato il rock di Il mare immenso, nel 2014 si aspettavano un ritorno energico, invece ho spiazzato con l’eleganza di Ti porto a cena con me, mentre nel 2017 sono tornata al pop malinconico di Fa talmente male. Quest’anno posso ritenermi ugualmente soddisfatta per la visibilità che solo questo palco può dare».

Il disco vanta tante firme, da Gaetano Curreri a Bungaro, da Marco Masini a Giovanni Caccamo. Come nascono queste collaborazioni?
«Da una profonda amicizia. Con alcuni mi è già capitato di lavorare e ritrovarsi per un nuovo confronto artistico è sempre stimolante. Se in alcuni casi è un ritorno – come quello con Masini (Il diritto di essere felice) o Bungaro (Causa effetto), che già avevano scritto per me -, trovare Caccamo (Cuore sparso) mi ha sorpreso per la sua estrema sensibilità».

Un autore con cui vorresti collaborare in futuro?
«Manuel Agnelli, mi piace il suo stile».

Chiude l’album Ricordo, il brano che porta unicamente la tua firma.
«Mi piace mettermi in gioco mostrando il mio approccio alla scrittura musicale – come feci già con Piove e In assenza, brani contenuti in Gaetana – e, non a caso, questo brano chiude l’album mostrando il lato più sentimentale ed introspettivo di me, alla costante ricerca di un ricordo lontano e nostalgico».

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