Nemmeno una gamba ingessata è riuscita a fermare Inoki, che con il suo MedioEgoTour ha infiammato il pubblico in questa estate di ripartenza. In attesa del live di martedì all’Arena Est di Milano.
Inoki torna sul palco
Nonostante il gesso, sei riuscito a non tradire le tue intenzioni per questo tour?
«Avrei preferito senz’altro camminare (sorride, ndr), ma non posso lamentarmi. Mi sarebbe piaciuto saltellare, fare balletti, coreografie, eppure anche con la sedia a rotelle siamo riusciti a creare una magia particolare».
Missione compiuta, insomma.
«Direi di sì. La gente ha percepito la voglia che avevamo di stare sul palco, di cantare, di rappare nonostante tutte le difficoltà del periodo che stiamo vivendo».
Ricordare sul palco Carlo Giuliani e Joe Cassano significa far conoscere alle nuove generazioni che artista sei?
«Partiamo dal fatto che mi ha sorpreso vedere tanti giovanissimi che conoscono benissimo anche canzoni datate. Io ho aggiunto la voglia di tramandare la nostra cultura e la tradizione hip-hop italiana, che comunque rappresento dall’inizio».
Sono passati esattamente vent’anni dall’uscita di 5° Dan: quanto è rimasto in te del Lirico Alchimista?
«Tantissimo, anche perché adesso sono a Bologna, dove è nata quella cosa lì. Sto ripercorrendo tutte le strade, ravvivando i ricordi. Sono un po’ malinconico, ma non perdo mai la voglia di “spaccare”. Sto incontrando un sacco di giovani per fare delle cose insieme. Poi io sono sempre molto propositivo, non mi tiro mai indietro».
Che cosa apprezzi particolarmente di Milano?
«Intanto non vedo l’ora di trasferirmici, ho bisogno di Milano: lo dico ai miei amici tutti i giorni qui a Bologna. Tutto è top, ad eccezione forse dell’aria e dei prezzi delle case… Quindi ridatemi Milano, che è l’unica città d’Italia dove vorrei abitare». SF
- Martedì 14 settembre alle 21.00
- Arena Milano Est
- Via Pitteri 60, Milano
- Biglietti: a 16,50 euro su vivaticket.it
