Un nuovo album in uscita venerdì e una nuova «responsabilità verso gli altri». È l’attuale mood de La Scapigliatura, il duo composto da Jacopo e Niccolò Bodini alla vigilia di Coolturale, in uscita venerdì.
La Scapigliatura, il duo di fratelli punta in alto
Prima di essere musicisti, siete fratelli. Com’è il vostro rapporto quando si tratta di fare musica?
«Abbiamo un rapporto bello ed equilibrato. Jacopo è il fratello maggiore e se in famiglia è lui ad usare l’arte del compromesso, nella musica questo compito spetta a me. Ci completiamo».
Il titolo del disco è un gioco di parole. Con quale messaggio?
«All’interno della parola Coolturale risiede una freschezza e una forza che si tende di norma a trascurare, ma dentro la cultura può anche esserci leggerezza e non solo necessariamente profondità».
Com’è stato il processo di lavorazione dell’album?
«Lo abbiamo registrato interamente in presa diretta con l’aiuto del nostro produttore, Lele Battista. Abbiamo provato a scoprire qualcosa in più di noi stessi, cercando di vincere la sensazione di autocompiacimento che pervade il panorama artistico nostrano e rifiutando tutto quello che è già stato fatto».
In Ios Mykonos citate la figura di Ulisse.
«Il brano parla della reincarnazione delle anime, la metempsicosi. All’interno del testo emerge anche l’interrogativo socratico del conoscersi. La Grecia è quel luogo che abbiamo visitato più volte nel corso della nostra vita, ma tornarci dopo dieci anni ci ha fatto capire di essere cambiati e come la nostra Itaca non sia più la stessa».
Cosa significa essere un artista, oggi?
«Significa avere un ruolo e una responsabilità enorme verso gli altri. Devi saperla usarla bene, cercando di puntare sempre in alto e alzare l’asticella».
