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03. 05. 2024 23:00

Mostre a Milano: arte in movimento

Riflettere, discutere ed evolvere: le aperture clou della Milano art week

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La settimana milanese dedicata all’arte, la Milano Art Week entra nel vivo. Fino al 16 aprile, si susseguiranno molte mostre a Milano, eventi, esibizioni, musica, danza e performance e aperture speciali dei siti museali, pubblici e privati e delle gallerie sparse per la città. Da FuturDome Marco Pietracupa riflette su come allungare al massimo, nella giornata degli uomini, il tempo di autenticare se stessi. Yuri Ancarani approda al PAC che, per la prima volta in Italia, dedica una personale al suo sguardo lucido e imparziale che contraddistingue da sempre il suo punto di vista. Deborah Tarr ci porta, invece, alla scoperta di Shelter Island con 15 lavori che raccontano una storia in cui luoghi reali e immaginari si fondono creando un nuovo mondo.

Mostre a Milano: The Vacuum Decay, Yuri Ancarani e Shelter Island

Mostre a Milano, The Vacuum Decay

Il termine “Vacuum Decay”, decadimento del falso vuoto, è una condizione astrofisica ipotetica nella quale l’universo si autodistrugge. FuturDome propone una serie di immagini create da Marco Pietracupa – artista e fotografo di moda nato nel 1967 a Bressanone – durante il primo lockdown di marzo 2020. Il fienile della sua casa, forzatamente riconvertito in set fotografico, si trasforma in una sorta di osservatorio in cui il decadimento del vuoto diventa l’attivatore per un ciclo di ritratti alla sua famiglia e ai parenti stretti che condividevano le stesse mura. I corpi senza volto, fotografati davanti a un green screen, sembrano sospesi nel vuoto in un’agonizzante attesa del falso vuoto e, successivamente, della fine.

Ma se il corpo rappresenta per diverse correnti di pensiero religioso un elemento atto alla mortificazione attraverso esperienze talvolta ripugnanti o dolorose, in The Vacuum Decay esso sosta nello spazio, lo attraversa e lo percorre. Essere coscienti di aver visto molte volte la propria giovinezza, costituisce per Pietracupa un’estensione del proprio smarrimento. Il problema di fronte al quale ci troviamo si propone attraverso una doppia faccia. Si tratta di allungare al massimo, nella giornata degli uomini, il tempo di autenticare se stessi. La disposizione dei corpi, scanditi a grandezza naturale negli ambienti espositivi, per Pietracupa diviene una cassaforte capace di contenere tutta la sua angoscia. Se ritrovare se stessi significa misurare il volume di una perdita, la liberazione dalla paura non è altro che il paradosso di perdere una cosa mai posseduta.

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FuturDome
via Paisiello, 6
Fino 10 giugno 2023
Info e orari: futurdome.org

 

Mostre a Milano, Yuri Ancarani. Lascia stare i sogni

mostre a Milano

Il PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano presenta la prima mostra monografica in Italia dedicata alla ricerca visionaria e poetica di Yuri Ancarani, le cui opere nascono da un’originale e accurata commistione fra cinema documentario e arte video. Con lo stesso sguardo lucido e imparziale che contraddistingue da sempre il punto di vista dell’artista, l’esposizione si propone di far emergere gli aspetti più autentici della sua produzione, rivelandone le diverse sfumature e i codici linguistici attraverso una vasta selezione di lavori del passato e una nuova opera pensata appositamente per il PAC. Il titolo della mostra, Lascia stare i sogni, è una citazione tratta dall’ultimo film dell’artista, Atlantide: è la frase che il protagonista Daniele dice alla giovane fidanzata Maila, e che diventa un invito a vedere la mostra senza far riferimento a quei sogni spesso evocati dall’industria cinematografica.

Come se, per entrare nei mondi raccontati e descritti da Ancarani, non fosse necessario scomodare grandezze inimmaginabili o oniriche, ma servisse solo uno sguardo capace di andare oltre le apparenze più scontate e oltre ciò che conosciamo, svelando mondi sommersi. Il lavoro di Ancarani nasce in stretto rapporto con la realtà, osservata senza giudizio. Le inquadrature, il montaggio, la fotografia, l’uso del suono ai fini della narrazione sono tutti elementi studiati e curati, che invitano lo spettatore a un’esperienza di visione scorrevole e immersiva, senza mai mistificarla o renderla onirica. I suoi racconti sono sempre coerenti, la realtà si mescola perfettamente alla finzione e il cinema diventa lo strumento per leggerla e interpretarla.

PAC Padiglione d’Arte Contemporanea
Via Palestro, 14
Fino all’11 giugno
Info e orari: pacmilano.it

Mostre a Milano, Shelter Island 

mostre a Milano

Shelter Island è una piccola e isolata località a largo di Long Island negli Stati Uniti: a questo luogo fisico, isola – rifugio della pittrice Deborah Tarr, luogo ideale che infonde nell’artista un senso di protezione e tranquillità, è dedicata la seconda mostra di Cadogan Gallery nel nuovo spazio milanese. In mostra una quindicina di opere astratte realizzate appositamente per l’esposizione, che con il loro design elegante e raffinato, raccontano una storia in cui luoghi reali e immaginari si fondono creando un nuovo mondo dove l’osservatore, rinnovando il mito rousseauiano del buon selvaggio, riscopre il proprio legame con la natura. L’artista, che definisce il suo processo pittorico come un enigma, pur nell’estrema sintesi formale, descrive luoghi che mantengono una vitalità organica e tangibile, realizzando opere che sono espressione di un perfetto equilibrio tra figurazione e astrazione.

Le sue composizioni vengono create per sottrazione, mantenendo solo ciò che è necessario, dando importanza all’assenza quanto alla presenza, ed enfatizzano la matericità della pittura ad olio, stesa sulle tele con pennelli e stracci. Ogni opera è caratterizzata da una grande attenzione al dettaglio, che include anche la scelta della cornice, parte integrante della composizione: dalle più antiche e riciclate alle più moderne e appositamente costruite, sottolineano la giustapposizione tra antico e moderno, tra organico e artificiale. Per Tarr che lavora con Cadogan Gallery da più di vent’anni, la narrazione passa in secondo piano: nelle sue opere a prevalere è l’emozione suscitata nell’osservatore.

Cadogan Gallery
Via Bramante, 5
Fino al 12 maggio
Info e orari: cadogangallery.com

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