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20. 04. 2024 11:11

Nek, trent’anni di carriera e cinquanta d’età: «Vado a ritroso nella mia musica»

Un traguardo festeggiato domenica agli Arcimboldi con tutti i crismi del caso. Ma il meglio deve ancora venire

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Nek celebra 50 anni d’età e 30 di carriera con l’album 5030. Una festa partita domenica al Teatro degli Arcimboldi, con un concerto unico, prima degli incontri col pubblico a Milano e Roma.

Nek in concerto agli Arcimboldi

Nek, quest’anno festeggi due bei traguardi.
«Il tempo è implacabile, avrei preferito che i numeri fossero invertiti. Sono stati trent’anni di duro lavoro, di grandi soddisfazioni per la maggior parte ma anche di sofferenza. Il comune denominatore è che amo fare quello che desidero fare. Ed è la cosa più importante, la ciliegina sulla torta».

Nell’album ci sono indubbiamente i tuoi più grandi successi.
«Sono più di semplici canzoni. Sono passaggi, momenti. Le canzoni che ascolto le collego anche a momenti particolari della mia vita. Per me è un orgoglio se le persone le vedono un po’ come una colonna sonora».

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E come hai scelto questi momenti?
«Non ho messo trent’anni di singoli, sarebbe diventato dispersivo. Volevo differenziare 5030 dai classici best of e arrivare al sodo della questione. Volevo usare pezzi che in qualche modo hanno rappresentato momenti importanti della mia vita. Sono andato a ritroso: cronologicamente è un viaggio al contrario. Ognuno di questi brani appresenta un momento importante, sono legati all’inizio di qualcosa di forte».

Jovanotti, Sangiorgi e Renga sono i tre ospiti di questa celebrazione.
«Sono tre sono grandi amici. Fatti avanti amore lo abbiamo cantato io e Jovanotti al Jova Beach Party. Renga si ricorda perfettamente di Dimmi cos’è, perché mentre finiva il suo periodo con i Timoria, dice che in radio passava in loop quel pezzo. Per quanto riguarda Cuori in Tempesta, fu lo stesso Giuliano a suggerirmela tempo fa. Quando aveva 17 anni, la cantava nei festival locali».

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