“America Latina”, la recensione
Latina: paludi, bonifiche, centrali nucleari dismesse, umidità. Massimo Sisti è il titolare di uno studio dentistico che porta il suo nome. Professionale, gentile, pacato, ha conquistato tutto ciò che poteva desiderare: una villa immersa nella quiete e una famiglia che ama e che lo accompagna nello scorrere dei giorni, dei mesi, degli anni. La moglie Alessandra e le figlie Laura e Ilenia (la prima adolescente, la seconda non ancora) sono la sua ragione di vita, la sua felicità.
È in questa primavera imperturbabile e calma che irrompe l’imprevedibile… America Latina conferma le enormi potenzialità di Fabio e Damiano D’Innocenzo e la grandezza di Elio Germano, uno dei migliori interpreti del cinema italiano. Dopo La terra dell’abbastanza e Favolacce, i due fratelli si rimettono in discussione e spiazzano lo spettatore, lo invitano a porsi delle domande senza mai dare risposte. Il talento narrativo è indubbio, ma a sorprendere è la sontuosa gestione degli spazi, dell’immagine cinematografica e dei dettagli. Infine, impossibile non venerare il commento sonoro dei Verdena.
Già in sala
Paese: Italia
Durata: 90 minuti
Regia: Damiano D’Innocenzo, Fabio D’Innocenzo
Genere: thriller
Voto: 8,5