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09. 05. 2024 12:57

Milano OFF Fringe Festival, Francesca Vitale: «Un crocevia culturale, i premi fiore all’occhiello»

L'ideatrice e direttrice del Festival ci ha raccontato le novità per la quinta edizione che scatterà il 25 settembre con Mi-Tomorrow come media partner

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Prosegue il conto alla rovescia verso il 25 settembre, giorno in cui scatterà la quinta edizione del Milano Off Fringe Festival, il festival del Teatro Off e delle arti performative, di cui Mi-Tomorrow sarà media partner. Francesca Vitale, ideatrice e direttrice del Festival, ci ha raccontato le novità di quest’anno.

Milano OFF Fringe Festival, le parole di Francesca Vitale

Francesca Vitale, ideatrice e direttrice del Festival, ci racconta le novità di quest’anno?
«La prima novità di quest’anno è il nuovo spazio Village. Chiamiamo così il luogo dove si concentrano e riuniscono tante attività del festival: incontri tra operatori e compagnie, tra artisti e pubblico, workshop, focus, presentazione di libri. Dopo diversi anni alla Fabbrica del Vapore, la collaborazione con Mercato Centrale è sicuramente una novità di cui siamo felici e dalla quale ci attendiamo frizzanti riscontri. Mercato Centrale infatti è una realtà giovane e in continuo movimento creativo. Abbiamo nuovi spazi e location per gli spettacoli del Festival che per sua natura è itinerante per i quartieri e i Municipi della città di Milano».

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Qual è l’obiettivo di Milano OFF Fringe Festival?
«Si tratta di un crocevia culturale che tende a portare il teatro indipendente verso un pubblico trasversale. L’aiuto ricevuto anche quest’anno grazie al bando Milano è Viva ci consentirà di utilizzare al meglio le risorse disponibili per il progetto Fringe».

Milano OFF Fringe Festival, i premi

Per le compagnie ci sono dei bellissimi premi che permetteranno loro di veicolare i loro spettacoli in altri circuiti e soprattutto all’estero
«La partecipazione degli artisti del nostro Fringe ad altri Festival si intensifica man mano che crescono le partnership. Quest’anno per esempio sono stata a Praga perché Prague Fringe Festival è diventato nostro partner. Lì abbiamo portato ben due spettacoli che avevano partecipato al Catania OFF 2022, mentre un loro spettacolo sarà ospite al Catania Fringe».

Una bella opportunità, per voi e per gli artisti
«I premi sono una cosa di cui andiamo molto fieri, un fiore all’occhiello del nostro Festival. Ma ci vuole un lavoro molto paziente e lungo per realizzare le partnership con gli altri Festival e mettere a punto le condizioni da applicare alle compagnie. Da anni siamo concentrati sulla realizzazione di queste opportunità per gli artisti, che per noi sono una mission fondamentale dell’operazione Fringe».

Qual è l’obiettivo dei premi?
«L’obiettivo è che gli artisti possano interscambiare la loro cultura con quella di altri paesi, conoscere nuove forme e nuovi mondi e considerarsi attori nel mondo e non solo attori italiani. Quest’anno un’attrice italiana che ha partecipato al Milano OFF, grazie al premio che ha vinto è andata al Fringe Encore Series a New York ed è tornata molto gratificata dall’esperienza. Da non dimenticare anche alcuni premi nazionali, come la replica offerta del Piccolo Teatro di Milano allo spettacolo che sarà ritenuto più meritevole, o premi di realtà di nicchia come una replica al teatro di Sambuca di Sicilia».

Milano OFF Fringe Festival, partnership

Questi rapporti con i festival oltre i nostri confini vengono da lontano…
«La nostra esperienza nell’ambito dei Fringe Festival comincia proprio grazie a una frequentazione di oltre vent’anni del Festival Avignon Off. È proprio ad Avignone che abbiamo imparato come si organizza questo tipo di Festival, ci siamo gemellati e in loro onore abbiamo chiamato il nostro festival OFF».

Un bello scambio, di cui beneficiano tutti?
«Una compagnia italiana ha appena finito la sua tourné al festival di Avignone, dove ha incontrato altri operatori e per loro si sono aperti nuovi canali e nuove opportunità, mentre una musicista premiata all’Hollywood Fringe verrà al festival di Catania. Per noi è una grande soddisfazione».

Quali sono le partnership in corso?
«Le partnership al momento sono tante: Fringe Encore Series, Festival Off d’Avignon, Hollywood Fringe, Prague Fringe, Stockholm Fringe, Civil Disobedience, Gothenburg Fringe, Reikyavik Fringe, Azores Fringe, Colchester Fringe, Thessaloniki Fringe e molte ancora in via di definizione».

A quanti Festival internazionali partecipa ogni anno?
«Molti, sono appena tornata da Avignone e ad agosto andrò a Edimburgo. Un festival che mi ha molto colpita per organizzazione, entusiasmo e numeri è il Fringe di Adelaide in Australia. Ci sono stata due volte. I rapporti con gli organizzatori si intensificano e spesso partecipo a dei tavoli internazionali come relatrice».

Insieme al Fringe organizzate anche l’Off dell’Off, eventi gratuiti e diffusi?
«Fringe significa anche circondare le repliche degli spettacoli con tanti altri eventi: presentazione di libri, attività di associazioni locali e forze endogene che vanno valorizzate anche nell’ambito del progetto “Milano è viva”, che mira a incrementare il valore artistico e sociale che Milano produce al suo interno. Pertanto anche quest’anno avremo quello che chiamiamo l’ Off dell’Off, ovvero eventi collaterali che si sommeranno agli spettacoli del Fringe».

Dove avranno luogo?
«Alcuni avranno luogo al Village, ovvero al Mercato Centrale, altri presso gli stessi spazi del Fringe, come ad esempio il Museo del Fumetto o il Piccolo Teatro che ci darà l’opportunità di realizzare due eventi al suo interno, due Focus di grande interesse. Ogni anno cresce il numero di artisti, scrittori, personaggi pubblici che hanno voglia di partecipare all’evento».

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