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17. 05. 2024 10:15

Milano sempre più città solo per ricchi: i pregi di Sala sull’aumentare l’Area C (e le tasche sempre più vuote dei cittadini)

Tra Area C e strisce blu, è in arrivo una nuova stangata (immotivata?) per gli automobilisti

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Con l’aumento del ticket di Area C e del costo delle strisce blu, si può dire che il Sindaco di Milano, Beppe Sala, rimanga fedele alla sua idea e continui ad essere coerente. Perché il primo cittadino di Milano ha sempre puntato alla limitazione della circolazione di automobili all’interno della città e tutti i provvedimenti presi dalla sua giunta puntano proprio in questa direzione. Fin qui tutto bene, verrebbe da dire: il problema è che, però, bisogna fare anche i conti con la realtà. 

Aumenta l’Area C e il costo delle strisce blu a Milano 

La coerenza di Beppe Sala si è manifestata con la riunione della giunta comunale di qualche giorno fa, quando all’ordine della stessa era previsto, tra gli altri, anche il via libera a un nuovo «pacchetto mobilità». Che, tra le altre cose, prevedeva per l’appunto l’aumento del 50% del ticket per l’ingresso nell’Area C, che in una volta sola passa così da cinque a 7,5 euro al giorno. Una vera e propria mazzata per gli automobilisti, i quali si troveranno ancora una volta a fronteggiare una situazione che non tiene conto dell’attuale crisi economica e del peso che ha il potere d’acquisto delle persone.

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Perché l’automezzo del ticket di Area C da 5 a 7,50 euro

C’è da domandarsi: ma perché aumentare il ticket dell’Area C da cinque a 7,50 euro? Perché un incremento così repentino? Certo, l’idea di fondo rimaner quella di limitare l’accesso alla zona a traffico limitato che corrisponde, sostanzialmente, alla cosiddetta Cerchia dei Bastioni, ma per molti la decisione ha un’altra finalità. Perché i buchi di bilancio di Palazzo Marino sono noti. Molto probabilmente, una volta che questo aumento entrerà in vigore, verranno additati come giustificativi discorsi inerenti l’ambiente, la qualità dell’aria e affini; mentre per molti potrebbe essere una misura volta più che altro a coprire i buchi di bilancio. 

I tanti tentativi di Milano di bloccare l’afflusso di automobili in città

Guardando a quanto accaduto negli ultimi periodi, appare giustificato quanto scritto sopra: l’introduzione dell’Area B, ad esempio, non ha sortito gli effetti ambientalistici desiderati e, anzi, appare come una scelta azzardata ad oggi. Per non parlare dell’aumento dei prezzi dei biglietti per i mezzi pubblici, al quale si affianca un caro vita ormai insostenibile per la città di Milano. Speriamo che l’apertura delle nuove stazioni della metropolitana M4, nonostante i clamorosi ritardi, dia sollievo ai cittadini, che intanto però hanno perso una tra le principali linee di autobus (la 73) che collega il centro con le periferie e l’aeroporto di Linate.

Aumenta il ticket di Area C, aumentano le strisce blu 

Ma i rincari andranno a colpire tutti. Al vaglio c’è infatti l’ipotesi di un’estensione dell’Area C anche al sabato e alla domenica ma soprattutto il fatto che anche i residenti  dovranno pagare di più: oggi hanno a disposizione 40 ingressi gratuiti e una tariffa agevolata di 2 euro dal 41esimo accesso in poi. Ma anche per loro ci sarà un aumento del 50% a 3 euro. E che dire delle strisce blu, le cui tariffe non cambieranno ma verranno ampliate le fasce orarie oltre gli attuali limiti (fino alle 19 e non più fino alle 13 nelle aree al di là della circonvallazione) e verrà esteso il pagamento del pedaggio anche ai quartieri periferici. 

Quando è nata l’Area C a Milano e a che cosa serve 

L’Area C di Milano è stata introdotta il 16 gennaio 2012. Si tratta di una zona a traffico limitato che copre il centro storico della città. La principale finalità dell’Area C sarebbe  quella di ridurre l’inquinamento atmosferico e il traffico veicolare nel centro di Milano. L’Area C, ad oggi, impone una tariffa di accesso per i veicoli che entrano nella zona durante determinati orari. La tariffa è applicata dal lunedì al venerdì, dalle 7:30 alle 19:30. L’obiettivo principale dell’Area C è quello di incentivare l’utilizzo di mezzi di trasporto pubblico, biciclette e veicoli a basse emissioni. Attraverso la tariffa di accesso, si cerca di scoraggiare l’uso del veicolo privato nel centro di Milano, riducendo così il traffico e l’inquinamento atmosferico.

Migliorare la qualità dell’aria

I proventi derivanti dalla tariffa di accesso vengono utilizzati per finanziare miglioramenti nella mobilità sostenibile e nell’infrastruttura dei trasporti pubblici di Milano. L’Area C è stata implementata come misura per migliorare la qualità dell’aria e promuovere la sostenibilità nel centro di Milano. Ha suscitato dibattiti e opinioni contrastanti, ma continua a essere parte integrante delle politiche urbane e ambientali della città.

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