È ancora il caso del consigliere comunale Samuele Piscina a far parlare. Il diretto interessato, in un lungo video pubblicato sul suo profilo instagram, ha voluto fare chiarezza nei confronti di chi lo ha etichettato, senza pensarci troppo, omofobo e transfobo, chiedendone anche le dimissioni dalla sua carica.
Il racket di prostituzione da parte dei transessuali
«Visto il clima d’odio e le minacce di morte che mi stanno investendo, mi sembra giusto fare un minimo di chiarezza su quanto sia realmente successo e non tagliuzzato a regola d’arte per avviare la macchina del fango – le parole di Samuele Piscina – io ho semplicemente risposto a quello che è l’intervento di un consigliere che diceva che via Padova era stata sempre tutto perfetto e non c’era mai stato nessun tipo di problema. Ho riportato quello che è un episodio che ho vissuto in prima persona, che ho visto, un racket di prostituzione da parte di persone transessuali».
Il sangue infetto della transessuale
Prosegue ancora Samuele Piscina: «E non lo dico perché ho qualcosa contro i transessuali, ma semplicemente perché è il tipo di racket che c’era in quel momento. All’interno di via Mosso, angolo via Padova, una persona ha preso, in stato di totale alterazione, un cestino di quelli pesanti, cominciando a tirare addosso le macchine. Ho dovuto chiamare ovviamente e le forze dell’ordine sono uscite. In tutta risposta questa persona, in particolare stato di alterazione, si è tagliata con una bottiglia, ha succhiato il sangue, ha cominciato a sputare nella direzione delle forze dell’ordine urlando lei stessa. Non immaginandomelo io di avere il sangue infetto, l’ha detto lei. E quindi è malata di HIV. Per inciso, il personaggio in questione era stato più volte segnalato alle forze dell’ordine, è stato più volte arrestato e quanto accaduto era di fianco a una scuola».
Samuele Piscina e la polveriera Via Padova
«Questo è quello che accadeva in via Padova ed è un dato di fatto che sia successo perché, lo ripeto, i verbali delle forze dell’ordine lo testimoniano. – prosegue ancora Samuele Piscina – estrapolare in questo modo dal contesto il racconto di un fatto che realmente è accaduto, lasciando volutamente intendere che Piscina e la Lega pensano che i transessuali siano tutti malati di HIV, è aberrante. Nessuno lo ha mai detto, e mi auguro che nessuno al mondo possa mai pensarlo; qui non ci sono transfobi o omofobi. Ma veramente siamo ancora a questi livelli? Ma veramente nel 2024 facciamo ancora questi giochetti per demonizzare le persone e avviare la macchina del fango? Per il fatto che l’unico motivo tale per cui è stato diffuso questo pezzetto fatto a regola d’arte, sia quello del voler distogliere l’attenzione su quanto accaduto l’altra sera in via Padova, dove i centri sociali attaccavano le forze dell’ordine per impedire a noi di poter manifestare per chiedere maggiore sicurezza? Io non avrei mai pensato che si potesse arrivare a questo, ma a questo punto dovrò fare le mie valutazioni e portare la questione nelle sedi opportuni per potermi tutelare».