Prosegue la diatriba tra rider e Trenord per il divieto di trasporto delle bici sui treni regionali. Gli uomini del delivery si sono dati appuntamento quest’oggi in stazione Cadorna per manifestare il proprio dissenso contro la decisione dell’azienda ferroviaria. A sostenerli anche Legambiente e Giovanni di Aldo, Giovanni e Giacomo.
La manifestazione. Ad organizzare la protesta è stato il comitato “riderXidiritti”, il quale raccoglie i gruppi organizzati di rider e fattorini.
Sui loro cartelloni campeggiava lo slogan “United we Stand”. Tra i tani striscioni esposti, uno dei più esemplicativi della condizione in cui versano i rider, riportava la seguente scritta: «Durante la pandemia noi eravamo fuori a rischiare le nostre vite per lavorare, ora siamo stati dimenticati».
In contemporanea alla manifestazione a Cadorna, è andata in scena un’ulteriore manifestazione alla stazione Garibaldi. I presenti chiedono una sanatoria per i rider senza documenti e senza permesso di soggiorno, una soluzione per la situazione riguardante Trenord ed infine un contratto di lavoro alle piattaforme. «Lo stato di agitazione – annunciano i rider – è appena ricominciato e non siamo mai stati così tanti, agguerriti ed uniti».