L’Ufficio Studi di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza delinea il quadro della situazione economica dopo queste prime settimane di zona gialla. Secondo la ricerca, nei prossimi giorni sarà determinante per la ripresa economica la riapertura dei locali all’interno, piuttosto che lo spostamento del coprifuoco alle 23 o a mezzanotte.
La ricerca di Confcommercio: «Riaprire all’interno»
Osservando i dati dello studio di Confcommercio si evince che lo slittamento del coprifuoco comporterebbe un recupero massimo di circa 33 milioni di euro. Se invece il coprifuoco venisse spostato alle 23 e venissero contemporaneamente riaperte le attività all’interno i ricavi su base mensile salirebbero a 109 milioni di euro. Con il coprifuoco alle 24 l’ammontare crescerebbe fino a 184 milioni di euro. L’auspicio è però che venga eliminato del tutto.
«Le attività di somministrazione hanno pagato un prezzo altissimo in questi ormai quattordici mesi di alternanza tra chiusure forzate e riaperture assai limitate – osserva Carlo Massoletti, vicepresidente vicario di Confcommercio Lombardia -. Ora con i contagi in calo e, soprattutto, con l’avanzamento deciso della campagna vaccinale, ci aspettiamo che la situazione possa, ragionevolmente, cambiare».
Anche in ottica turismo la sospensione del coprifuoco diventa fondamentale per attrarre i visitatori. «Anche sul fronte del turismo possiamo immaginare una vera ripartenza solo con un Paese e una Regione senza coprifuoco – aggiunge Massoletti -. Non dimentichiamo che proprio in queste settimane registriamo le prenotazioni estive e all’estero guardano con molta attenzione alle regole in vigore. Per questo dobbiamo fare tutto il possibile per risultare attrattivi e con normative semplici e chiare».
