I blackout a Milano sono ormai all’ordine del giorno. Tutto è iniziato alcuni giorni fa con l’interruzione di corrente durante il consigli comunale. Da lì è stata un’escalation di disservizi, tanto che sono stati necessari più di 80 interventi in soli tre giorni. I commercianti e ristoratori del centro sono ora sul piede di guerra e si chiedo se tale situazione non fosse prevedibile.
Blackout, i commercianti: «Dopo la pandemia anche questa»
«Stiamo valutando insieme alle associazioni di categoria di chiedere un risarcimento danni. Dopo tante sofferenze dovute al periodo di pandemia e le preoccupazioni legate al poco lavoro e al turismo ridotto quasi a zero, ci mancava solo questo disservizio – ha sottolineato Pier Galli, portavoce dell’associazione Salotto di Milano -. Perché non si è provveduto a intervenire sulla rete durante i mesi di lockdown?».
Ed intanto monta sempre più la rabbia tra i ristoratori della zona. «Il blackout è la goccia che fa traboccare il vaso – ha racconto al Giorno Augusto Bonomo, titolare del ristorante “Papà Francesco” -. Pago 22mila euro di affitto al mese e vorrei capire se il Comune mi concederà lo sconto e la rateazione. Ora arriva pure la mancanza di corrente a sorpresa».
Da Palazzo Marino
Anche il sindaco Sala chiede spiegazioni all’azienda elettrica, ma frena coloro che vorrebbero la testa dei didirgenti. «E’ giusto che i vertici di A2a vengano a relazionare sulla situazione in commissione comunale – ha affermato il primo cittadino -. A quelli che chiedono le dimissioni dico che non è questo il metodo, altrimenti dovrebbe dimettersi metà della politica».