Animali domestici e coronavirus, AIDAA: «Non trasmettono il virus»

«Non ci sono prove», sottolinea l’OMS. Ma intanto si intensificano i contatti con le associazioni di categoria. Croce, AIDAA: «Più attenzione, meno ansie»

animali domestici
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«Non ci sono prove della possibilità che il nuovo coronavirus possa diffondersi contagiando animali domestici come cani e gatti, ma comunque è buona norma lavarsi sempre le mani dopo averli accuditi, per evitare una serie di germi che si trasmettono con molta più facilità». Questa è la direttiva dell’OMS, l’Organizzazione Mondiale per la Sanità, un paio di settimane fa a proposito del comportamento da seguire da parte dei padroni di animali domestici ai tempi del coronavirus nCoV-2019.

 

Animali domestici, il comunicato dell’OMS

Il comunicato è segnalato anche da AIDAA, l’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente, con sede a Pregnana Milanese, nelle regole comportamentali messe a disposizione per chi porta il proprio cane nelle aree dedicate e visibile sul loro blog aidaa-animaliambiente.blogspot.com. «Giusto aumentare il livello di attenzione, ma senza esagerare», spiega Lorenzo Croce, presidente di AIDAA.

Chi ha animali domestici è più soggetto ad un possibile contagio da coronavirus?
«No. Come segnalato dall’OMS, non vi è un legame tra il coronavirus ed i nostri amici a quattro zampe, a meno che uno non porti nel parco un pipistrello».

E per quanto riguarda il contatto con gli altri animali?
«Stessa cosa, non vi sono reali pericoli. Semmai occorre stare un po’ più attenti con le altre persone che portano a spasso i loro cani».

Ovvero?
«Sfruttando le misure di precauzione segnalate in questi giorni: tenere una distanza di sicurezza di un paio di metri, usare le mascherine, lavarsi bene le mani».

Fare attenzione agli umani più che ai cani.
«Sì, senza esagerare però».

Ha notato più allarmismo in questo senso?
«Nelle ultime ore si sono intensificati i contatti alla nostra associazione per avere maggiori informazioni a riguardo. Li invitiamo a leggere le regole comportamentali da noi segnalate, che si riferiscono anche al Regolamento del Comune di Milano. Per il resto è importante stare tranquilli».

Continuare le nostre abitudini quotidiane, quindi?
«Certo. Il cane ha bisogno di stare all’aria aperta. Ovviamente portando i sacchetti monouso per raccogliere i bisogni. Poi è chiaro che se una persona si infetta non potrà uscire di casa, ma quello è a prescindere dall’avere un animale domestico».

Lei ha animali domestici?
«Sì. Tre splendidi gatti rossi, ma loro sono casalinghi».

Animali domestici, dieci regole

1.
Fuori dall’area o a spasso, non lasciate mai il cane libero e tenetelo al guinzaglio lungo al max 150 centimetri

2.
Per i cani di grossa stazza o i molossi, portate sempre con voi la museruola da far indossare all’occorrenza

3.
Abbiate sempre con voi i sacchetti per la raccolta delle deiezioni e la bottiglietta dell’acqua per lavare l’urina dell’animale

4.
Raccogliete le deiezioni e lavate l’urina dell’animale

5.
In area cani, tenete dalle altre persone umane presenti una distanza di almeno due metri per evitare eventuali contagi da coronavirus e, preferibilmente, indossate la mascherina

6.
Nelle zone dove non ci sono particolari vincoli di quarantena, portate a spasso i cani possibilmente negli orari diurni e frequentate le aree cani negli stessi orari

7.
Nelle zone rosse o sottoposte a quarantena è importante seguire le eventuali indicazioni e le limitazioni imposte dalle autorità civili o militari

8.
Evitate di recarvi con il vostro cane in luoghi affollati e a rischio: non ne va della salute del cane, ma della vostra. Poi potreste essere impossibilitati ad occuparvi dell’animale nei giorni successivi

9.
Se si esce di casa, portate sempre con voi la mascherina e del detergente – meglio se a base alcolica – per pulirsi le mani

10.
Lavatevi sempre le mani prima di uscire di casa; una volta rientrati, evitate se possibile di salutarvi dandovi la mano con persone presenti nelle aree cani. Lavate bene le mani ogni volta che accarezzate il vostro cane o il vostro gatto che, sia chiaro, non trasmettono il coronavirus: è solo una buona norma igienica

In Italia

32 milioni
di animali

13 milioni
di uccelli

7,5 milioni
di gatti

7 milioni
di cani

1,8 milioni
di piccoli mammiferi (criceti e conigli)

1,6 milioni
di pesci

1,3 milioni
di rettili

(Fonte: OMS)

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