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29. 04. 2024 04:22

La piaga delle borseggiatrici a Milano, una petizione per cambiare la legge e metterle alla sbarra

Il canale social di Giovanni Santarelli punta a raccogliere 25mila firme: sono 17mila i cittadini ad aver già aderito

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Una petizione per mettere fine al fenomeno delle borseggiatrici a Milano: l’idea arriva da MilanoBellaDaDio, il canale social fondato da Giovanni Santarelli che racconta il bello e il brutto della città e che su questa vera e propria piaga sta combattendo una strenua battaglia. L’ultima iniziativa è una petizione che possa mettere finalmente alla sbarra le ormai tristemente celebri borseggiatrici.

Petizione contro le borseggiatrici a Milano: come aderire

La petizione – a cui è possibile aderire QUI – punta a raccogliere 25mila firme e ne ha già collezionate 17mila. Ma qual è l’obiettivo concreto? «Le ormai celebri borseggiatrici di Milano sono una piaga per cittadini e turisti – spiega MilanoBellaDaDio -. Operano indisturbate da anni perché sono tutelate dalla legge grazie all’articolo 146 del codice penale (“Rinvio obbligatorio dell’esecuzione della pena”) che prevede come “l’esecuzione di una pena, che non sia pecuniaria, è differita (c.p. /48; c.p.p. 684) se deve aver luogo nei confronti di donna incinta o se deve aver luogo nei confronti di madre di infante di età inferiore ad anni uno”».

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Borseggiatrici a Milano, la circolare del 2016

Non solo. Le borseggiatrici erano “avvantaggiate” anche da una circolare del 2016 della Procura di Milano che chiedeva a polizia e carabinieri di sospendere l’esecuzione di condanne definitive saltando i passaggi tra carcere e procura. «in caso di donna incinta o di madre infante gli operanti dovranno sospendere l’esecuzione (della carcerazione) […] il condannato verrà lasciato in stato di libertà in attesa che il magistrato valuti il da farsi», recitava la circolare.

La nuova circolare contro le borseggiatrici a Milano

Nel giugno del 2022 sembrava che le cose fossero finalmente a una svolta, grazie ad una seconda circolare della procura che specificava come il magistrato di Sorveglianza debba procedere al giudizio di bilanciamento tra tutela dei diritti del detenuto (e del minore) e la tutela delle esigenze della collettività. «Il magistrato di Sorveglianza – recitava la nuova circolare – può adottare il differimento ‘secco’ ex articolo 146 ma può anche disporre la detenzione domiciliare umanitaria in domicilio idoneo o la detenzione domiciliare speciale (anche in istituto a custodia attenuata)».

Borseggiatrici a Milano, esasperazione e violenza

Nonostante questo però niente è cambiato, le borseggiatrici continuano a circolare nelle stazioni della metro come se nulla fosse. I cittadini sono sempre più esasperati e non sono mancati momenti di tensione (e violenza) durante i tentativi di borseggio. Con la petizione, MilanoBellaDaDio spera di poter finalmente assestare un colpo definitivo alle ladre più famose di Milano.

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