Rivoluzione in arrivo per i certificati anagrafici. A partire dalla seconda metà di settembre, il Comune di Milano introdurrà una nuova iniziativa volta a rendere la biblioteca un punto di riferimento. Saranno installate postazioni informatiche sperimentali in una biblioteca di ciascun Municipio, dove i cittadini potranno autonomamente richiedere e ottenere certificati anagrafici e di stato civile tramite il sito dell’Anagrafe nazionale della Popolazione residente (ANPR).
Certificati anagrafici in biblioteca, come funziona
Per accedere ai servizi e scaricare i certificati, i cittadini avranno bisogno delle proprie credenziali SPID o CIE. Tuttavia, per coloro che necessitano di assistenza tecnica o informatica, saranno disponibili facilitatori digitali formati dai bibliotecari. Questa iniziativa, oltre a incrementare l’autonomia nell’utilizzo dei servizi telematici della Pubblica amministrazione, mira a favorire l’accessibilità e l’alfabetizzazione digitale dei cittadini.
Certificati anagrafici, novità
Con questa nuova implementazione, le Biblioteche di Milano si evolveranno ulteriormente, passando da luoghi dedicati alla lettura, allo studio e all’accesso alle informazioni, a centri di supporto per le diverse sfaccettature della vita dei milanesi. In particolare, si presterà maggior attenzione alle fasce più vulnerabili della popolazione, promuovendo l’effettiva uguaglianza nell’accesso a una vasta gamma di servizi.
Certificati anagrafici, biblioteche
Le prime biblioteche coinvolte in questa iniziativa saranno: Parco (Municipio 1), Crescenzago (Municipio 2), Valvassori Peroni (Municipio 3), Calvairate (Municipio 4), Chiesa Rossa (Municipio 5), Sant’Ambrogio (Municipio 6, una volta che i lavori saranno completati), Harar (Municipio 7), Gallaratese (Municipio 8) e Niguarda (Municipio 9). Questo progetto rappresenta una nuova tappa nell’evoluzione digitale dell’Amministrazione comunale.