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29. 04. 2024 04:00

Il lato negativo dei concerti a San Siro. Residenti stanchi: «Non sono sostenibili»

Il Coordinamento del quartiere: «Noi residenti subiamo un'invasione»

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Se da una parte i concerti a San Siro hanno tantissimi aspetti positivi per la città, dall’altra c’è anche il risvolto negativo della medaglia. A sentirne il peso in particolar modo sono i residenti della zona che si dicono stanchi e stufi della mala gestione del traffico e del parcheggio in tutta l’area. Così il Coordinamento del quartiere annuncia una relazione con un centinaio di documenti indirizzato alla rete dei sindaci.

Concerti a San Siro: l’opinione dei residenti

Questi ultimi due mesi estivi sono stati caratterizzati da tantissimi concerti a San Siro, che hanno attirato centinaia di migliaia di persone. Allo stesso tempo però i grandi eventi al Meazza hanno portato e continuano a portare conseguenze negative. Prima tra tutti l’aumento della sosta selvaggia tra auto parcheggiate sui marciapiedi, in curva o davanti a cancelli e abitazioni.

Per non parlare poi degli autobus che rimangono bloccati per svariati minuti nel traffico. O delle stazioni metropolitane chiuse per ragioni di sicurezza. E i rifiuti lasciati per strada? Insomma, capiamo che il risvolto della medaglia per quanto riguarda i concerti a San Siro è tutt’altro che da sottovalutare. Lo stesso vale anche per gli eventi all’ippodromo Snai e La Maura.

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Concerti a San Siro: la decisione del Coordinamento del quartiere

Per tutte queste ragioni, i membri che fanno parte del Coordinamento di quartiere, movimento nato dai cittadini residenti della zona, hanno messo a punto un dossier presentato nella giornata di ieri.

Si tratta di una relazione che contiene al suo interno centinaia di documenti, tra fotografie, immagini e video che documentano la situazione prima e dopo i concerti a San Siro. I portavoce Caterina Carati e Massimiliano Favoti spiegano: «Quello che abbiamo voluto documentare è l’invasione che noi residenti abbiamo subito in occasione dei vari concerti che si sono tenuti».

Questo documento non è nient’altro che uno dei tanti segnali che molti residenti della zona vogliono dare al Comune di Milano per far capire che, spesso e volentieri, i grandi eventi al Meazza «non sono sostenibili».

«Vogliamo inoltre – aggiungono Carati e Favoti – che l’amministrazione abbassi il limite del numero di persone che possono partecipare ai concerti, così come avviene nelle altre città europee, come Berlino». Oppure, secondo il Coordinamento, un’altra soluzione potrebbe essere quella di spostare i concerti in altri siti.

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