Ilaria Lamera, la giovane studentessa bergamasca che lo scorso martedì ha iniziato la sua protesta contro il caro affitti a Milano, smonta la sua tenda dopo aver passato quasi una settimana accampata in piazza Leonardo da Vinci, davanti al Politecnico, università in cui studia. Il motivo? «Ritorno a lezione», sostiene, mentre accenna un sorriso soddisfatto per i risultati raggiunti con questo gesto. Il prossimo giovedì infatti si terrà un incontro convocato dal sindaco Beppe Sala proprio su questo tema così delicato e così importante per la città.
Ilaria Lamera smonta la tenda ma la protesta non finisce
E se da una parte Ilaria Lamera decide di levare la tenda e il materassino gonfiabile, dall’altra sono ancora 11 le canadesi presenti nel giardino di fronte al Politecnico. Dentro vivono e dormono (temporaneamente) dei ragazzi della Terna Sinistrorsa, l’associazione universitaria che ha sostenuto la battaglia della studentessa bergamasca sin dal principio, e di Ugs, l’Unione dei giovani di sinistra.
Le 11 tende rimarranno lì stabili sino a giovedì 11 maggio 2023. Una data tutt’altro che casuale. Si tratta infatti del giorno in cui il sindaco di Milano Sala terrà a Palazzo Marino un vertice. Il tema centrale? Proprio il caro affitti a Milano. All’incontro parteciperanno anche i rettori delle università meneghine, insieme all’assessore alla Casa del Comune, Pierfrancesco Maran, quello regionale Paolo Franco, diversi rappresentanti degli studenti e la stessa Ilaria Lamera.
«Non smetterò di lottare. Spero arrivino altre tende in giro per l’Italia», dice la giovane bergamasca mentre smonta la sua tenda, prima di ringraziare chi l’ha sempre sostenuta in questi giorni. Ad unirsi alla protesta di cui si continua a parlare ancora oggi non sono stati solo ragazzi che si trovavano nella sua stessa situazione, ma anche esponenti politici di diversi partiti.
Il consigliere regionale del Pd Paolo Romano, ad esempio, si era fermato con lei nella serata di venerdì fino all’alba. Domenica pomeriggio poi è passato in piazza Leonardo anche il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni: «C’è assenza di politiche per la casa. Bisogna tutelare il diritto all’abitare perché siamo di fronte a una bolla con prezzi oltre ogni logica. Occorre mettere insieme i privati e le amministrazioni pubbliche per calmierare i costi», ha detto.
