Nella serata del 30 giugno il rapper Travis Scott si è esibito per la prima volta in Italia, a Milano, all’Ippodromo Snai La Maura in occasione degli I-Days. Un grande successo di pubblico che però non stato gradito proprio da tutti: ai residenti della zona infatti non è andata giù l’organizzazione dell’evento, ritenuta totalmente inadeguata. Una situazione non nuova, tanto che il comitato schierato contro la possibile costruzione dello stadio in quel territorio ha denunciato il fatto sui canali social.
Ippodromo La Maura, una normale serata di eventi (concerto) senza adeguata organizzazione, a rimetterci, i residenti della zona, blindati in casa e il verde pubblico, sempre "violato" dalle auto.#lamaura pic.twitter.com/qrMcjWWWJZ
— NoStadioAllaMaura (@NoStadioLaMaura) June 30, 2023
La Maura, il comitato non ci sta: «Nessuna prevenzione»
«Sono ripartiti i concerti all’Ippodromo La Maura, esattamente come erano finiti lo scorso anno – si legge in un post sul gruppo Facebook contro lo stadio -. L’esperienza non ha insegnato nulla: inadeguata organizzazione, nessuna prevenzione e informazione; a rimetterci i residenti, blindati in casa, e il verde pubblico, sempre “violato” dalle auto. Sarà così tutto il mese di luglio? E se ci fosse lo stadio con un paio di partite alla settimana… ve lo immaginate?!».
La Maura, il no deciso allo stadio
Le foto e i video postati in effetti mostrano una serie di parcheggi “selvaggi” con le auto che hanno completamente invaso l’area verde. E in tanti ovviamente si chiedono cosa potrebbe accadere se davvero a La Maura sorgesse il nuovo stadio del Milan. Ipotesi comunque sempre più lontana, anche se il Coordinamento per la tutela del verde di cintura urbana sta portando avanti la propria battaglia dando il via a una raccolta firme con l’obiettivo di chiedere un vincolo monumentale sulla pista, il che significherebbe niente stadio, niente colate di cemento, niente altre battaglie.
Visualizza questo post su Instagram
