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04. 05. 2024 06:04

Merlata Bloom, quando un’isola felice deve fare i conti con la realtà

La grande attesa, poi i grossi problemi di viabilità e il tema sicurezza: breve storia dei primi giorni “da incubo”

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Da isola felice a incubo. E’ la sintesi di come si è trasformata la zona di Cascina Merlata da qualche giorno. Precisamente dall’apertura del centro commerciale Merlata Bloom. Traffico il tilt, immondizia ovunque e parcheggio selvaggio, che non risparmia le aiuole. I residenti che non riescono ad uscire con la macchina dai box, mentre chi va al lavoro con i mezzi si è visto quadruplicare il tempo per raggiungere la vicina stazione della M1 Molino Dorino. Senza dimenticare che alcuni mezzi pubblici hanno cambiato il percorso per non impattare sulla viabilità che un centro con più di 200 insegne porta con sé.

Cascina Merlata
Cascina Merlata

La navetta fantasma

E, invece, nulla. Al momento non sono stati rafforzati i mezzi pubblici e la navetta che da Molino Dorino avrebbe dovuto portare al Merlata Bloom resta un’utopia. Tutti contro tutti, residenti contro il Comune (Il piano fu approvato dalla giunta Moratti, il Municipio di centrosinistra si espresse contro il centro commerciale nel 2012). Ma questa è un’altra storia.

Un racconto inerente è invece quello di un residente sul gruppo Facebook “Milano – progetti e quartieri”. «Dopo un anno che vivo all’Expo Village – racconta il residente – ho passato 4 giorni da incubo per d’andare al lavoro coi mezzi e anche per tornare. In ordine c’è:
– affollamento
– soppressioni di fermate
– dal 19 nov, ora che la fermata è stata ripristinata (sospesa giovedì, non per Bloom, ma una costruzione verso la cascina Merlata più avanti), i bus saltano fermate o meglio il tratto di 10 min da Via Pasolini a Molino M1 è diventato 1h e 20».

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Un centro che ha rimodellato un quartiere tranquillo

Il Merlata Bloom c’è, è nato rimodellando la tranquillità di un quartiere facendo pensare che il maxi centro commerciale sia il primo regalo che Nhood ha donato ai milanesi. Il secondo è in arrivo: la riqualificazione di piazzale Loreto, che dovrebbe iniziare a gennaio.

Merlata Bloom e Mind con pochi collegamenti

Tornando infatti al quartiere che confina con Pero, c’è da sottolineare – al netto dei disagi portati dal Merlata Bloom – un altro aspetto. Ovvero, che la città di Milano ha scelto di sacrificare l’idea di un parco nelle aree ex Expo per piazzarci Mind e trasferirci migliaia di studenti e docenti da Città Studi. Al netto che, anche qui, l’unico collegamento previsto, vale a dire la stazione del passante ferroviario Mind-Merlata, arriverà non prima della fine del 2024. Ma non è tutto, perché gli abitanti si sono visti pure togliere le linee di bus che fornivano un servizio capillare.

Il tassello mancante della viabilità

L’idea finale è che con l’apertura del Merlata Bloom sia stato dimenticato un tassello, quello della viabilità. Duecento negozi, miglia di persone che quotidianamente ruotano attorno al Bloom e nessun mezzo per raggiungere il centro commerciale. Forse è stato lasciato da parte (almeno per il momento) il problema del come raggiungere il Merlata. Attualmente è possibile andare nel maxi centro solo con l’auto, questo in un momento storico in cui Milano sta facendo la guerra importante all’ingresso in città con la macchina. Forse sarebbe opportuno quando vengono create strutture importanti come il Merlata creare prima le infrastrutture per arrivarci. O no?

 

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