Attualmente, il numero di minori stranieri non accompagnati in carico al Comune di Milano è aumentato del 100% rispetto alla situazione pre-Covid, raggiungendo quota 1.300. In conformità con il sistema di accoglienza in vigore, l’Amministrazione comunale si assume la responsabilità dell’accoglienza dei minori rintracciati nel territorio.
Minori stranieri, la situazione
Inizialmente, i primi 30 giorni di permanenza vengono trascorsi nei centri di prima accoglienza gestiti dal ministero dell’Interno tramite le prefetture. Tuttavia, la Lombardia rappresenta un’eccezione: in altre città lombarde, tra cui Milano, è il Comune a svolgere tale funzione, gestendo tre centri di prima accoglienza per un totale di 110 posti.
Minori stranieri, la procedura
Dopo l’identificazione e l’ascolto, i minori vengono collocati nei centri di seconda accoglienza del Sai (Sistema accoglienza e integrazione) di cui la città dispone di ben 400 posti autorizzati dal governo e attivati da Palazzo Marino. Quando anche questi posti vengono esauriti, i minori sono collocati in comunità socio educative.
Minori stranieri, i numeri
Tuttavia, anche tali strutture sono attualmente sature, e pertanto il Comune ha deciso di dislocare il 30% dei minori fuori città o regione, continuando a sostenere le spese del loro mantenimento. Al momento, il 98% dei minori stranieri non accompagnati accolti è di sesso maschile e la maggioranza sono adolescenti dai 15 anni in su.