«E’ possibile vivere in una città italiana con un budget di 10 euro al giorno?»: è questo il tema della challenge vinta da Linkr, piattaforma che unisce studenti universitari e aziende, offrendo sostegno finanziario agli studenti in cambio del loro futuro contributo alle aziende partner.
University Startup Challenge, la sfida fra le università di Milano
L’idea è stata sviluppata dal team AnklePiar composto da Teo Zucchi, Enrico Maria Tatulli, Gabriele Durante, Matteo Zanelli, Nicola Aldieri e Lorenzo Udeschini, studenti provenienti dal Politecnico di Milano e dall’Università Bocconi. Il loro progetto è stato il vincitore del premio offerto da Lombardini22 e Build Vision, promotori nel settore Real Estate della proposta “la casa a 10 euro” e per questo main partner della terza edizione della University Startup Challenge, evento organizzato dalle associazioni studentesche Entrepreneurship Club Polimi, Bocconi, Statale e Cattolica.
Trecento gli studenti che hanno avuto la possibilità di sviluppare la propria idea imprenditoriale attraverso la creazione di team multidisciplinari provenienti dalle diverse università protagoniste, quali Politecnico di Milano, Università Commerciale Luigi Bocconi, Università Cattolica del Sacro Cuore, Università degli Studi di Milano Statale e Università degli Studi di Milano-Bicocca.
University Startup Challenge: la competizione
Dei 42 progetti creati, 4 verranno seguiti dagli acceleratori universitari B4i – Bocconi for Innovation, PoliHub, Fondazione Unimi e iBicocca, che hanno contribuito allo sviluppo dell’iniziativa e aiuteranno gli studenti a trasformare in imprese le loro idee. Si è conclusa così questa terza edizione della challenge che ha l’obiettivo di collegare direttamente il mondo dell’Università con quello dell’imprenditoria attraverso un percorso di apprendimento semplice e pratico stimolando lo sviluppo di idee innovative tra studenti con formazioni accademiche diverse. Tra i presenti all’evento anche i partner organizzatori MUSA, E-Club Ventures, University Network, Money e gli Osservatori di Digital Innovation del Politecnico di Milano.