A partire da aprile, i lavori di restauro di Palazzo Marino prenderanno il via, iniziando dalla facciata principale che si affaccia su piazza della Scala. Questa fase richiederà quattro mesi di lavoro intensivo. Successivamente, l’attenzione si sposterà sul lato di Case Rotte, dove altri quattro mesi saranno dedicati al restauro della facciata su San Fedele. Infine, si concluderà con l’intervento sulla facciata su via Marino. Questo ambizioso progetto di restauro, che rappresenta una sorta di “terapia intensiva” per la casa dei milanesi, si protrarrà per 16 mesi, con una prevista conclusione dei lavori entro ottobre 2025.
Palazzo Marino, i lavori
Una parte fondamentale del finanziamento per questo progetto è stato garantito grazie a un accordo di sponsorizzazione con l’azienda “The Future is now”, che ha acquisito i diritti di immagine per il restauro di Palazzo Marino da parte di Tod’s. Questo accordo ha permesso al Comune di ottenere un sostegno di 2 milioni e mezzo di euro senza alcun costo diretto. Inoltre, l’investimento sarà recuperato attraverso la pubblicità del brand sulle impalcature utilizzate durante i lavori.
Palazzo Marino, i dettagli
La relazione tecnica del progetto, pubblicata sul sito del Comune, fornisce dettagli su Palazzo Marino, risalente al 1558 e progettato da Galeazzo Alessi. Si sottolinea che, nonostante i restauri successivi nel corso dei secoli, il vero impatto sulla struttura è stato causato dalla bomba incendiaria durante la Seconda Guerra Mondiale, che ha richiesto una lunga ricostruzione negli anni successivi.
Palazzo Marino, le facciate
Le facciate esterne dell’edificio sono state danneggiate dallo smog e mostrano evidenti segni di deterioramento. L’erosione, soprattutto sul retro del palazzo, è particolarmente preoccupante. Gli inquinanti atmosferici hanno reagito chimicamente con la pietra dell’edificio, compromettendone l’integrità. L’intervento di restauro prevede l’uso di sostanze a basso impatto ambientale, inclusi test su nanocalci sintetizzate, per ripristinare la luminosità delle facciate e proteggerle dagli inquinanti atmosferici.