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28. 04. 2024 10:29

«Violenza contro le donne frutto della società di m…. creata dalle femministe»: a Milano volantini shock a difesa del patriarcato

L'iniziativa porta la firma di Evita Perón in Rete, associazione di estrema destra nata nel 2006 come "costola femminile" di Forza Nuova

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«”Care” femministe, il violento non è figlio del patriarcato ma è il paradigma della società di m***a che vi siete costruite». È il messaggio shock apparso su decine di volantini che negli ultimi giorni tappezzano muri e pensiline degli autobus di diverse città lombarde, da Milano a Monza, passando per Bergamo, Pavia e alcune località comasche come Lomazzo, Rovello Porro e Cirimido.

Evita Perón in Rete, l’associazione che difende il patriarcato

L’iniziativa porta la firma di Evita Perón in Rete, associazione di estrema destra nata a Faenza nel 2006 come “costola femminile” di Forza Nuova e confluita nel 2021 nel movimento Rete dei Patrioti. Un’associazione che non è nuova ad azioni controverse, come ad esempio l’organizzazione di colonie estiva con l’obiettivo di insegnare “i valori tradizionali”. Tra le attiviste di Evita Perón in Rete anche Selene Ticchi, balzata agli onori della cronaca per essersi presentata al raduno di Predappio nel 2018 con una maglietta con la scritta Auschwitzland.

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Il messaggio dei volantini pro patriarcato

«Il violento – si legge ancora nei volantini – è il prodotto in serie di un mondo malato che basa tutto sulla errata convinzione che non esistano doveri, non esistano limiti, non esistano divieti, ma solo diritti, libertà e possesso esclusivo su ogni cosa e su ogni persona.
Se esistesse il patriarcato, “care” femministe, esisterebbero famiglie sane in cui la donna sarebbe rispettata e protetta, in cui il padre sarebbe guida ed esempio; in cui verrebbero insegnati valori fondamentali come il rispetto, l’onestà, la responsabilità. Il femminismo – conclude il testo -, se lo conosci lo eviti».

La “battaglia” contro il femminismo

Secondo l’associazione, come si legge sulla pagina Facebook, la violenza contro le donne è conseguenza diretta di una società «che impone da una parte modelli di uomini senza forza e vigore, omuncoli deboli, incerti e dai tratti spesso effeminati e dall’altra trasforma la donna in un mero oggetto di consumo». Nei loro messaggi, gli attivisti di Evita Perón in Rete invitano a prendere le distanze dal femminismo che, a loro dire, «nuoce gravemente alla salute».

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