Uomo, over 40, impiegato in attività commerciali a tempo indeterminato, due debiti contratti a causa di prestiti personali per una cifra tra i 10.000 e 20.000 euro. È l’identikit della persona media indebitata in Italia. E a livello geografico, i prestiti in Lombardia (16,14%) sono la maggioranza. Un italiano su cinque ha più di quattro debiti da saldare e oltre la metà impiega almeno due anni per estinguere il proprio passivo.
Prestiti in Lombardia, la ricerca
Le stime emergono dal primo Osservatorio sull’indebitamento di Bravo – fintech che opera nell’ambito della gestione e liquidazione dei debiti privati – che ha intervistato oltre novemila persone che affrontano una situazione di indebitamento, parte della sua base clienti in Italia, per analizzare la situazione dell’indebitamento nel Paese.
L’Osservatorio evidenzia alcune tendenze significative rispetto al tema dell’indebitamento, tracciando una panoramica della situazione in Italia. Due terzi dei debitori intervistati sono uomini, il 57% ha un’età compresa tra 40 e 59 anni, ma nell’ultimo anno c’è stato anche un incremento del 3-4% di soggetti tra i 30 e i 39 anni, che rappresentano il 17,3% del totale.
Prestiti in Lombardia, i profili
La grande maggioranza ha un lavoro stabile, a dimostrazione di come l’indebitamento sia un fenomeno trasversale e non limitato alle categorie più fragili. Il 69,7% del campione analizzato ha un contratto a tempo indeterminato, prevalentemente come impiegati in attività commerciali e nei servizi (39%), seguiti da artigiani e operai specializzati (17,2%) e da lavoratori con mansioni da ufficio (14%). Il 14,7% è in pensione, solo il 5% è disoccupato. L’analisi di Bravo ha inoltre rivelato che per quasi 8 persone su 10 (77%) le cause d’indebitamento riguardano prestiti personali (finalizzati e non).
La carta revolving è indicata dal 14% degli intervistati, mentre la carta di credito e il fido bancario rispettivamente dal 6% e dal 2,5%. Dai dati raccolti da Bravo emerge che per estinguere i debiti oltre la metà degli intervistati (51%) impiega circa 24 mesi, mentre il 46,8% al massimo un anno e il 2,2% necessita di almeno 36 mesi.